Eurolega: Top 16 in archivio, ecco tutti i verdetti

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Le magnifiche otto d’Europa sono pronte ad infiammare i playoff di Euroleague. Niente pausa per il massimo campionato continentale che, archiviate le Top 16, alza il sipario sui quarti di finali. Serie al meglio delle cinque partite, servono tre vittorie per approdare a Berlino, ma sono sufficienti tre sconfitte chiudere anticipatamente la stagione. La prima palla a due verrà alzata martedì, ma prima ricapitoliamo tutto quello che è successo in queste bellissime Top 16.

MVP

Nando De Colo. Che stagione per il playmaker francese dell’armata rossa. Il jolly di Itoudis ha chiuso le Top 16 con una media di 21 pt (con il 52% dal campo e il 52% da tre!!), 4 rimbalzi e 5 assist di media, cifre che nessun’altro può vantare nel vecchio continente. Nando guida la classifica punti e valutazione, risultando spesso un fattore. Nominato giocatore della settimana per due round consecutivi (12-13), il francese ha disputato delle Top 16 quasi perfette, in cui brillano i 28 pt contro il Real Madrid e i 30 di Barcellona. L’aver studiato al fianco di Tony Parker, in nazionale e nella parentesi a San Antonio, ha aiutato Nando a emergere come attrazione principale del club moscovita, oscurando anche Milos Teodosic. Il prossimo step si chiama Euroleague Mvp, e i vari Vesely, Ayon e Miller non sembrano impensierirlo.

TOP

Tanti i team che si sono coperti di gloria in queste Top 16, prime fra tutte Fenerbahce e Cska Mosca, vincitrici dei rispettivi gironi. I turchi sciorinano un record di 11-3, il migliore del vecchio continente. Coach Obradovic ha costruito un team solido e inzuppato di campioni, da Vesely (12 pt e 7 rimbalzi), Datome (12.4 pt con il 44% da due) a Ekpe Udoh (12 pt e 4.5 rimbalzi) e Bobby Dixon (10 pt e 4 assit). Pochi altri team possono vantare un roster così completo, sicuramente il Cska Mosca. La compagine di Itoudis ha raggiunto la prima posizione del girone della morte, cedendo solo quattro volte. De Colo, probabile Mvp stagionale, guida l’armata che segna di più in Euroleague con 92 pt di media. Teodosic (17 pt e 6 assist) viaggia sempre a cifre assurde, Jackson-Higgins-Fridzon-Freeland formano il pacchetto esterni mentre sotto le plance Vorontsevich-Hines-Khryapa si alternano senza perdere qualità e centimetri.

FLOP

Triplete di perdenti in queste Top 16, che saluta precocemente tre possibili protagonisti. Istanbul sponda Efes, Atene sponda Olympiakos e Mosca sponda Khimki piangono, sopraffate da problemi e sconfitte. Delusione più grande resta l’Efes Istanbul che crolla in un girone abbordabile. La formazione di Ivkovic non trova mai equilibrio, pagando un precario sistema di gioco nonostante l’abbondanza di talento divisa tra i vari Saric, Heurtel, Tyus, Dunston e Granger. L’Olympiakos, finalista la scorsa stagiona, esce sconfitto nel girone della morte. Il carattere mai domo dei greci non ha sopperito a un roster che, tolti Spanoulis, Printezis e Lojeski, non può competere con gli altri team. Il ritorno di Papanikolaou, approdato al Pireo dopo il taglio dei Nuggets, non ha prodotto l’inversione di tendenza sperata. Con uno Spanoulis che va per i 34 anni e un Printezis corteggiato da mezza Europa e non solo, il futuro è un punto di domanda. Anche a Mosca ci si mangia le mani. I russi sono giunti agli ultimi quaranta minuti padroni del proprio destino, compromettendolo con la sconfitta a Madrid. Shved e compagni hanno pagato il passaggio a vuoto accusato a metà febbraio e probabilmente anche un assetto che ha mostrato crepe nei momenti importanti. Il talento al Khimki non manca, ma a volte non è sufficiente.

GLI OUTSIDER

Stella Rossa Belgrado. Difficile pronosticare lo Stella Rossa Belgrado ai quarti di Euroleague, specialmente dopo la partenza di Marjanovic. Il club serbo confeziona un record di 7-7 strappando il pass per i playoff con l’ultimo posto disponibile. L’inizio da incubo dei biancorossi (K.O. contro Efes e Fenerbahce) è stato presto dimenticato dalle belle prestazioni offerte contro Malaga e Panathinaikos. Quincy Miller (che ha appena firmato un contratto con il Maccabi) è il leader, con 15 pt, seguito da Kinsey e dall’eterno Simonovic. Anche il Kuxta Laboral è stata una piacevole sorpresa delle Top 16. Formazione atletica e ricca di talento, era difficile prevedere un record 9-5, strappato per altro nel girone della morte. I baschi, allenati dal croato Perasovic, hanno confezionato cinque vittorie consecutive nel mese di febbraio, violando il parquet del Real Madrid e Barcellona. Trascinatore della truppa è Ionnais Bourussis, 15 pt e 9 rimbalzi, sorprendentemente rinato dopo le parentesi Madrid e Milano, coadiuvato da Darius Adams (11 pt) e Fabian Causeur (11 pt).

MEN OF TOP16

Diversi i record ritoccati in queste Top 16. Coach Ivkovic nonostante la delusione scaturita dall’eliminazione del suo Efes, festeggia le 400 panchine in Euroleague, strappando un altro record in una carriera che non ha più nulla da chiedere. Dimitris Diamantidis, in queste Top 16, ha ricevuto il premio più prestigioso del vecchio continente, quel Euroleague Legend che lo consacra definitivamente uno dei più grandi di sempre. Mancano poche partite al suo addio, siamo sicuri sarà un grande addio.