Niente sorprese: CJ McCollum incoronato Most Improved Player of the Year

0
1107

CJ McCollum è stato eletto Most Improved Player of the Year. Niente sorprese, dunque, per l’assegnazione di un premio che gli esperti avevano, già da tempo, consegnato virtualmente al giovane talento dei Portland Trail Blazers, meritatamente nominato come il giocatore più migliorato rispetto alla precedente stagione.
L’incremento in termini di punteggio è il più alto degli ultimi 26 anni: il +14 rispetto al 2015 di McCollum è secondo solo al +17 prodotto da Tony Campbell tra il 1989 e il 1990 quando giocava nei Minnesota Timberwolves. Inoltre, continuando a guardare al passato, il 24enne di Canton è il terzo Blazer a poter vantare la vittoria di questo riconoscimento, aggregandosi a Kevin Duckworth e Zach Randolph.
La guardia di Portland ha letteralmente sbaragliato la concorrenza, ottenendo la bellezza di 559 punti e staccando nettamente il suo principale oppositore, Kemba Walker degli Hornets, fermato a quota 166; più in giù troviamo con 99 punti il talento dei Bucks, Giannis Antetokounmpo, e con 83 punti Steph Curry, andato vicino ad un clamoroso bis MIP – MVP.

Durante la cerimonia di consegna del premio, il GM Neil Olshey ha sostenuto gli obiettivi della dirigenza nella scorsa pre-season:

“Sapevo bene di mettere tanta pressione sulle spalle di CJ e degli altri, ma il nostro obiettivo era costruire un roster affine all’età del nostro leader, Damian Lillard.”

Poi ha voluto ribadire la fiducia che tutto lo staff ha sempre riposto nel giocatore:

La scoperta di McCollum non è merito di nessuno in particolare, tutti sapevamo che prima o poi sarebbe esploso. Posso assicurarvi che questo non sarà l’unico riconoscimento che vincerà in carriera.”

Lo stesso giocatore si è posto sulla stessa lunghezza d’onda del suo General Manager:

Quando a luglio ho visto partire tutte le nostre stelle, ho capito che volevano concedermi una possibilità e che non avrei potuto fallire. In passato lo staff mi ha aiutato parecchio in allenamento per permettermi di giungere preparato al momento in cui mi sarei dovuto prendere delle responsabilità maggiori.”

Partiti da una situazione di apparente inferiorità tecnica, i Portland Trai Blazers sono stati la grande sorpresa della stagione regolare NBA appena conclusa. Smantellare un roster che aveva saputo centrare due volte consecutive i playoff NBA, negli anni in cui la Western Conference ha incrementato esponenzialmente la sua competitività, e sperare di mantenere immutato il proprio livello di efficienza è un obiettivo pressoché impossibile. Tuttavia, la proverbiale crescita di McCollum amalgamata alla maestria e sicurezza di Damian Lillard, ormai annoverato a pieno titolo tra le star della Lega, unita ad un sistema di gioco valido e collaudato che ha nel coach Terry Stotts il proprio mentore, ha permesso ai giovani Blazers di guadagnarsi un insperato 5° posto e raggiungere nuovamente i playoff NBA.

20.8 punti, 4.3 assist, 3.2 rimbalzi sono le medie stagionali di CJ McCollum, che con Damian Lillard ha formato la terza coppia in termini di efficienza offensiva dell’intera NBA, superata soltanto da Curry-Thompson e Durant-Westbrook. I Los Angeles Clippers sono l’avversario che il destino ha voluto anteporre ai Blazers nel primo turno playoff: le prime due gare disputate in California hanno visto soccombere McCollum e compagni le successive tre, però, anche per gli infortuni di Paul e Griffin sono andati a favore della franchigia dell’Oregon. La possibile gara 6 decisiva si giocherà al Moda Center, che potrà far sentire tutto il suo appoggio ai propri beniamini.