Torneo NCAA 2016: Arcidiacono indica la via, Jenkins col game winner, estasi Villanova!

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Villanova campione NCAA 2016 - © 2016 twitter/marchmadness
Villanova campione NCAA 2016 – © 2016 twitter/marchmadness

Villanova è campione NCAA all’NRG Stadium di Houston in una delle più belle finali di sempre, con una conclusione che è già nella storia! A siglare il 77-74 contro North Carolina è Kris Jenkins con la tripla sulla sirena che fa esplodere i tifosi Wildcats e manda all’inferno quelli dei Tar Heels: un buzzer beater che diventerà instant classic, come i canestri del passato di Michael Jordan, di Christian Laettner, di Lorenzo Charles.

Proprio Jenkins a siglarlo, uno dei giocatori più attesi perchè dall’altra parte, in maglia UNC, c’era il fratello adottivo Nate Britt. E’ il trionfo di coach Jay Wright, cresciuto come tifoso di ‘Nova e poi diventato allenatore sulle orme di Rollie Massimino, il leggendario tecnico di origini italiane che vinse il titolo del 1985 e che ancora oggi, a 81 anni, allena in Florida in Division II. Origini italiane come quelle di Ryan Arcidiacono, il leader tecnico e carismatico dei Wildcats, il ragazzo già nel giro della nazionale azzurra (già avviate le pratiche per il passaporto ma non sarà disponibile per il Torneo Preolimpico) che è stato votato Most Outstanding Player, miglior giocatore della finale. E poi il protagonista che non ti aspetti, Phil Booth: come Grayson Allen per Duke nel 2015, è stato necessario l’apporto di un ‘x-factor’, un ragazzo da 6 di media in stagione che in finale ha piazzato il suo career high, 20, e che ha tenuto in vita ‘Nova nel momento di massima spinta di Carolina.

Già, i Tar Heels, la corazzata di Roy Williams cui non è bastato un enorme Joel Berry nel primo tempo e un superbo Marcus Paige nel finale per festeggiare il sesto titolo. Nemmeno la presenza del tifoso numero 1, Michael Jordan, è stato sufficiente. Anche lui, alla fine, si è inchinato alla prodezza di Jenkins e, con grande sportività, ha detto all’amico Ahmad Rashad al suo fianco: “Good shot, good shot“. Il Torneo è questo, soprattutto questo: semplicemente March Madness!

Tutti i risultati della cavalcata del Torneo NCAA 2016 nella nostra pagina dedicata.

LA PARTITA

La finale davanti ai 70mila spettatori dell’NRG Stadium inizia sul filo dell’equilibrio e con le due squadre che rispondono colpo su colpo. Da una parte Arcidiacono, dall’altra Justin Jackson, nativo proprio di Houston. Il primo strappo è di Villanova, 14-9 all’interno di un 7-0, poi UNC si scalda dall’arco e con le triple di Paige e un bollente Joel Berry, 15 nella prima frazione, ricuce e va avanti 30-29. I Tar Heels sono in gas e dopo due penetrazioni di Berry, è Jackson a mettere la sua terza tripla per il 39-32. Allo scadere Villanova accorcia con una prodezza sulla sirena di Phil Booth, prezioso dalla panchina, per il 39-34 all’intervallo.

La ripresa si apre con un paio di lampi di Brice Johnson per North Carolina (uno che sarà al Draft 2016 e proseguirà la carriera in NBA) ma ‘Nova si mette in partita e impatta a quota 44 con Hart e una tripla di Brunson. Il momento è delicato, i Tar Heels perdono palloni e non trovano più il canestro contro la straordinaria difesa dei Wildcats, e la squadra di Wright allunga sul 53-46 grazie al solito Booth, ad Arcidiacono e a Jenkins, bollente nonostante i problemi di falli. UNC non ci sta e il senior Paige la prende per mano fino al -3. Villanova non si scompone e piazza un altro break per arrivare al massimo vantaggio, +10 sul 67-57 con 5 in fila di Arcidiacono.

Sembra fatta per ‘Nova ma il cuore di North Carolina è infinito. Berry si risveglia e mette la bomba del -3 poi, dopo l’ennesima prodezza di Booth, Paige piazza un altra tripla e Brice Johnson fa -1 punendo una banale persa di Arcidiacono. Ancora Paige segna in maniera incredibile il nuovo -1 e dopo i liberi di Hart UNC ha l’ultimo tiro con 13″. Sulla rimessa Ochiefu manca l’anticipo, Paige si salva e sulla rotazione di Arcidiacono si inventa una clamorosa tripla in controtempo che vale la parità sul 74-74. Tutto fa pensare all’overtime ma Villanova ha circa 5 secondi: Arcidiancono è lucido nel leggere la difesa che collassa su di lui, scarica su Jenkins che, piazzato, mette la bomba della vittoria sulla sirena. Bang! Il numero 2 dei Wildcats è una statua greca, esplode la gioia dei tifosi Wildcats e dei giocatori che travolgono Jenkins in mezzo al campo mentre coach Jay Wright, in maniera incredibile, contiene la sua gioia, si limita ad un mezzo sorriso e poi si dirige verso l’avversario Roy Williams allargando le braccia e quasi scusandosi per il buzzer beater. Chapeau.

Villanova: Booth 20 (6-7 FG), Arcidiacono 16, Jenkins 14, Hart 12+8 rebs
North Carolina: Paige 21+5+6 ass, Berry 20 (4-4 3pt), B. Johnson 14+8 rebs

I NUMERI

– Secondo titolo NCAA per Villanova, il primo dal 1985: i 31 anni di distanza sono il secondo gap più grande nella storia.
– Coach Jay Wright arriva a 20 vittorie in carriera al Torneo, alla pari di Rollie Massimino, il protagonista del titolo del 1985.
– Villanova chiude il Torneo col 58% dal campo, la più alta per una squadra campione negli ultimi 50 anni.
– Il game winner sulla sirena di Kris Jenkins è il primo da quello famoso di Lorenzo Charles nel 1983 per la NC State di coach Valvano.
– I 18 punti in finale sono career high per Phil Booth.
– E’ il sesto trionfo consecutivo per una squadra della Big East che arriva in finale (2016 Nova, 2014, 2011, 2004 e 1999 UConn, 2003 Syracuse): l’ultima sconfitta nel 1996, Syracuse contro Kentucky.
– Prima vittoria di una numero 2 in finale contro una numero 1 dopo sei sconfitte di fila (7-3 il bilancio totale per le #1).

– Per North Carolina non arriva il sesto titolo, quello del sorpasso sui rivali di Duke. E’ la prima sconfitta in una finale per i Tar Heels dal 1981: avevano vinto gli ultimi 4 Championship Games.
– E’ la quinta sconfitta in una finale per North Carolina: solo Kansas e Duke ne hanno di più, 6.
Terza sconfitta in una finale per coach Roy Williams, prima con UNC dopo le due perse con Kansas: il suo bilancio nelle gare per il titolo è 2-3, solo coach Krzyzewski ha perso più finali.

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