Serie A, 30a giornata: Reggio Emilia seconda, Bologna scivola in A2

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Serie A Playoff 2015-16 - © twitter.com/LegaBasketA
Serie A Playoff 2015-16 – © twitter.com/LegaBasketA

Si è chiusa con un’intensa ed emozionante 30esima giornata la regular season 2015-16 della Serie A Beko di basket. Un ultimo turno, giocato tutto in contemporanea, che doveva ancora emettere dei verdetti importantissimi: in primis la retrocessione in A2 con Bologna, Torino e Caserta coinvolte, in secundis la definizione della griglia playoff, con Reggio Emilia e Avellino a lottare per il secondo posto e tre fra Trento, Pistoia e Varese per gli ultimi due slot. Alla fine è la Virtus Bologna a scendere in A2 a causa del ko con la Grissin Bon che è seconda mentre resta fuori dalla post season Varese, ko a Cantù nel derby.

LOTTA SALVEZZA

La Virtus Bologna partiva in vantaggio su Torino e Caserta, 22 punti contro i 20 delle rivali, ma aveva l’impegno più duro, al PalaBigi contro Reggio Emilia che cercava il secondo posto, e in caso di arrivo a pari punti tutte e tre sarebbe scesa in A2 l’Obiettivo Lavoro. Viceversa l’Auxilium e la Pastareggia giocavano in casa, i piemontesi con Pesaro, già salva, e i campani con Trento, non del tutto sicuri del posto playoff.

Torino ha fatto il suo, battendo nettamente 83-66 Pesaro, già salva matematicamente, in una gara condotta dall’inizio alla fine con 23 punti e 11 rimbalzi di DJ White e 15 di Mancinelli. Caserta ha dovuto soffrire per battere l’Aquila, comunque rinfrancata dai risultati degli altri campo ma non per questo arrendevole, anzi: la squadra di Buscaglia, avanti nel primo tempo, nel terzo periodo è stata colpita dalle scorribande di un grande Siva, 23 punti, per il +8 dei campani, ma nel finale è tornata a -1 con grande cuore e grinta (5 uomini in doppia cifra). Lì sono stati decisivi due liberi di Marco Giuri per dare il successo a Caserta e, una volta saputo del ko di Bologna, far esplodere il pubblico del PalaMaggiò.

Già Bologna… La Virtus di coach Valli ha giocato con grande cuore contro Reggio Emilia, ha lottato tenuta in piedi da Pittman, dall’energia di Mazzola, dalla gioventù di Fontecchio e dall’esperienza di Collins. A cavallo dell’intervallo ha saputo passare dal -10 (29-19) al +9 (38-47), è stata avanti anche nel quarto periodo ma lì ha preso fuoco Amedeo Della Valle che ha sparato tre triple e, insieme a Polonara, han dato il +10 alla Grissin Bon. Da lì Bologna ha provato l’ennesimo rientro ma non è bastato ed è arrivata la sconfitta per 82-75 che condanna le VuNere alla prima retrocessione sul campo in 87 anni di storia (nel 2003 la società fallì e ripartì dalla Legadue col titolo di Castelmaggiore).

GRIGLIA PLAYOFF

Con Milano già sicura del primo posto e Cremona certa del quarto, bisognava incastrare il resto della griglia. Molto ruotava attorno a Varese che, nona in classifica, doveva vincere il derby a Cantù per riaprire i giochi e tornare in corsa. Invece la Openjobmetis di coach Moretti, fresca di sconfitta nella finale di Fiba Europe Cup contro Francoforte, è crollata nel terzo periodo (29-14 per i brianzoli) e così è svanito ogni sogno di post season. Questo risultato ha salvato Trento, dentro nonostante la sconfitta di Caserta, e Pistoia, comunque vittoriosa a Capo d’Orlando con 15 punti di Filloy.

Alla fine la Dolomiti Energia è ottava in virtù del successo di Sassari 83-80 contro Milano grazie alla tripla dall’angolo sulla sirena di Akognon, mentre la Giorgio Tesi Group di Esposito è sesta dietro Venezia che ha piegato 86-77 la Sidigas Avellino. Questo risultato ha vanificato la vittoria di Reggio Emilia con Bologna in quanto il ko degli irpini garantiva il secondo posto alla squadra di Menetti a prescindere. Al Taliercio serve un overtime per dirimere la questione: Nunnally fa 20 punti per la Sidigas mentre in casa Reyer spiccano i 22 di Mike Green e 18 al debutto (9 su 12 al tiro) di Jeremy Pargo.

Con la regular season in archivio, ora si inizia a fare davvero sul serio con i playoff, al via da sabato. La griglia prevede sfide interessanti al primo turno: spicca il confronto tra Reggio Emilia e Sassari, la riedizione dell’ultima finale scudetto, anche se la Dinamo di Pasquini è reduce da un’annata travagliata mentre la Grissin Bon, aldilà degli infortuni, ha qualche certezza in più; Milano se la vedrà contro Trento: l’Aquila ha il precedente favorevole del successo nei quarti di Eurocup ma la squadra di Buscaglia è a corto di energia mentre l’Olimpia è squadra lunga e più attrezzata; promette equilibrio Cremona-Venezia mentre Avellino è leggermente favorita su Pistoia.