Nessun rebuilding: i nuovi Bulls puntano al vertice!

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In casa Bulls la delusione per aver mancato un agevole piazzamento ai playoff nella passata stagione ha notevolmente influito sulla valutazione dei contratti di alcuni veterani che, se da un lato erano amati spasmodicamente dalla piazza, non erano particolarmente conciliabili con le idee di coach Fred Hoiberg. Messa alla gogna mediatica per il fallimento ottenuto nell’annata sportiva appena conclusasi, la dirigenza è stata costretta a pensare ad un immediato e profondo ringiovanimento del roster che però andava a cozzare con le velleità di una franchigia da sempre aspirante al successo. Cercando di conciliare, di trovare un compromesso, fra le due necessità, la nuova rosa messa a disposizione di Hoiberg è sì ricca di talento, ma non sembra poter rispondere a pieno alle richieste tecnico-tattiche del coach.

LE PARTENZE

Guardare Pau Gasol alle direttive di Gregg Popovich, o peggio ancora Derrick Rose e Joakim Noah con la casacca dei New York Knicks, sarà un fardello duro da digerire per i romantici e passionali fans di Chicago, che nei gregari dell’ex condottiero Tom Thibodeau avevano riposto le speranze, mai realizzatesi, di festeggiare nuovi successi. Se per i due lunghi, oramai free agent e ai ferri corti con lo staff tecnico, le previsioni di rivederli nella prossima stagione con la canotta dei Bulls erano da tempo ridotte al lumicino, l’addio con un anno d’anticipo alla scadenza del contratto di Derrick Rose è stato un fulmine a ciel sereno per i tifosi della Città ventosa, costretti a dire addio al loro principale beniamino nonché figlio di Chicago. Nello sport, però, non si può vivere di ricordi, di promesse non mantenute, di speranze irrealizzabili: Gasol e Noah avevano caratteristiche e temperamento assolutamente inconciliabili con lo stile di gioco moderno e rapido del coach, mentre D-Rose ha pagato il duro prezzo della sua risaputa fragilità fisica.
E’ di poche ore fa, invece, l’ufficialità di un altro illustre addio a Chicago: il 35enne Mike Dunleavy che insieme ai vari Hinrich, Gibson e Boozer era, ai tempi di Thibodeau, parte di un pacchetto di riserve dall’alto impatto offensivo, andrà a rinsaldare il parco cecchini alle dipendenze di Lebron James.

GLI ARRIVI

Alleggerito il salary cap e l’età media della squadra, l’imperativo più logico che il GM Jerry Reinsdorf avrebbe dovuto seguire sarebbe stato quello di acquisire una serie di giocatori maggiormente inclini agli schemi tattici, meno dispendiosi economicamente e con una carta d’identità propendente per i 20 anni, in modo da gettare le basi per un progetto a medio-lungo termine. La dirigenza di Chicago, invece, ha deciso di imboccare una strada più semplice ma allo stesso tempo meno comprensibile. Accettabile infatti l’acquisizione di Robin Lopez, inserito da Phil Jackson nella trade D-Rose insieme alla giovane point guard Jerian Grant, sono meno spiegabili gli arrivi di due fuoriclasse, Rondo e Wade, che se dal punto di vista mediatico riscuotono pregevole interesse, lo stesso non assicurano sul loro adattamento ai piani tattici di Hoiberg.
Ipotizzando un quintetto di partenza composto da Rondo, Wade, Butler, Mirotic e Lopez, viene difficile pensare che lo small ball di Hoiberg possa essere applicato, essendo quasi tutti giocatori abituati a tenere i ritmi bassi e isolamenti, oltre che caratterizzati da una pessima percentuale dall’arco. Se aprire il campo con le penetrazioni di Rondo, Wade, Butler sarà semplice, difficile sarà trovare i giocatori perimetrali che a turno potrebbero approfittare degli spazi per colpire dalla distanza. Ecco che, indiscutibile il ruolo di stretch-four per lo spagnolo Mirotic, il futuro potrebbe riservare delle sorprese per il ruolo di shooting-guard e di small-forward, con l’inserimento nel quintetto di partenza di Doug McDermott e, di conseguenza, il relegamento al ruolo di sixth man per D-Wade, che consentirebbe all’ex giocatore di Miami di guadagnare fiato ed esplosività e, al tempo stesso, dare riposo a Jimmy Butler (37 minuti di media nel 2015/2016).
Fondamentale sarà poi l’apporto dalla panchina, dalla quale ci si aspetta la crescita di giovani promesse come Bobby Portis e Tony Snell, lunghi con un discreto range di tiro, e soprattutto Denzel Valentine, rookie scelto alla 14 da Michigan State e dotato di un impressionate abilità nel tiro da da 3 punti.

Il rovescio della medaglia di un roster che potenzialmente ha grande confidenza con il canestro, potrebbe essere l’assetto difensivo. Buona la difesa perimetrale con Rondo, Wade, Butler, discreta la protezione del ferro assicurata da Robin Lopez, tutto dipenderà dal quintetto schierato di volta in volta da Hoiberg, che dovrà essere abile a creare il giusto amalgama offensivo senza sacrificare il già precario equilibrio difensivo.

I nuovi Bulls potrebbero essere una squadra piacevole da guardare, dall’alto impatto scenografico, ma fragile nella propria metà campo.
Tutto, però, dipenderà da Hoiberg che, così come lo scorso anno, dovrà assumersi le responsabilità di eventuali successi ed insuccessi dei suoi ragazzi.

11 COMMENTS

  1. Tutte le firme di questa (pazza) estate con dei contratti veramente al limite del ridicolo.

    MIKE CONLEY: 5/153 Grizzlies
    DEMAR DEROZAN: 5/145 Raptors
    ANDRE DRUMMOND: 5/130 Pistons
    BRADLEY BEAL: 5/128 Wizards
    NICOLAS BATUM: 5/120 Hornets
    AL HORFORD: 4/113 Celtics TT
    HASSAN WHITESIDE: 4/98 Heat
    CHANDLER PARSONS: 4/94 Grizzlies TT
    HARRISON BARNES: 4/94 Mavericks TT
    EVAN FOURNIER: 5/85 Magic
    RYAN ANDERSON: 4/80 Rockets TT
    ALLEN CRABBE: 4/75 Blazers
    JOAKIM NOAH: 4/72 Knicks TT
    LUOL DENG: 4/72 Lakers TT
    BISMACK BIYOMBO: 4/72 Magic TT
    DWIGHT HOWARD: 3/70 Hawks TT
    EVAN TURNER: 4/70 Blazers TT
    KENT BAZEMORE: 4/70 Hawks
    TIMOFEY MOZGOV: 4/64 Lakers TT
    IAN MAHINMI: 4/64 Wizards TT
    KEVIN DURANT: 2/54.5 Warriors TT
    MARVIN WILLIAMS: 4/54.5 Hornets
    ERIC GORDON: 4/53 Rockets TT
    JORDAN CLARKSON: 4/50 Lakers
    COURTNEY LEE: 4/50 Knicks TT
    TYLER JOHNSON: 4/50 Heat TT
    SOLOMON HILL: 4/48 Pelicans TT
    DWYANE WADE: 2/47.5 Bulls TT
    JAMAL CRAWFORD: 3/42 Clippers
    JON LEUER: 4/42 Pistons TT
    MEYERS LEONARD: 4/41 Blazers
    DIRK NOWITZKI: 2/40 Mavericks
    MATTHEW DELLAVEDOVA: 4/38 Bucks TT
    DWIGHT POWELL: 4/37 Mavericks
    JEREMY LIN: 3/36 Nets TT
    AUSTIN RIVERS: 3/35 Clippers
    E’TWAUN MOORE: 4/34 Pelicans TT
    PAU GASOL: 2/30+ Spurs TT
    AL JEFFERSON: 3/30 Pacers TT
    MIRZA TELETOVIC: 3/30 Bucks TT
    JARED DUDLEY: 3/30 Suns TT
    D.J. AUGUSTIN: 4/29 Magic TT
    RAJON RONDO: 2/28 Bulls TT
    JERRYD BAYLESS: 3/27 76ers TT
    LANCE THOMAS: 4/27 Knicks TT
    ANDREW NICHOLSON: 4/26 Wizards TT
    ARRON AFFLALO: 2/25 Kings TT
    GARRETT TEMPLE: 3/24 Kings TT
    DARRELL ARTHUR: 3/23 Nuggets
    JOE JOHNSON: 2/22 Jazz TT
    COLE ALDRICH: 3/22 Timberwolves TT
    BOBAN MARJANOVIC: 3/21 Pistons TT
    TREVOR BOOKER: 2/18.5 Nets TT
    GERALD HENDERSON: 2/18 76ers TT
    ISH SMITH: 3/18 Pistons TT
    WESLEY JOHNSON: 3/18 Clippers
    ANTHONY TOLLIVER: 2/16 Kings TT
    JASON SMITH: 3/16 Wizards
    JEFF GREEN: 1/15 with Magic TT
    FESTUS EZELI: 2/15 Trail Blazers
    RAMON SESSIONS: 2/12.5 Hornets TT
    TARIK BLACK: 2/12.5 Lakers
    MATT BARNES: 2/12 Kings TT
    WAYNE ELLINGTON: 2/12 Heat
    DERON WILLIAMS: 1/10 Mavericks
    LANGSTON GALLOWAY: 2/10 Pelicans
    TROY DANIELS: 3/10 Grizzlies
    TOMAS SATORANSKY: 3/9 Wizards TT
    SERGIO RODRIGUEZ: 1/8 76ers TT
    LEANDRO BARBOSA: 2/8 Suns TT
    JARED SULLINGER: 1/6 Raptors
    JUSTIN HAMILTON: 2/6 Nets TT
    JAMES ENNIS: 2/6 Grizzlies
    SETH CURRY: 2/6 Mavericks TT
    MINDAUGAS KUZMINSKAS: 2/6 Knicks
    DEWAYNE DEDMON: 2/6 Spurs
    SHAUN LIVINGSTON: 1/5.8 Team Option Warriors
    BRANDON JENNINGS: 1/5 Knicks TT
    ROY HIBBERT: 1/5 Hornets TT
    DERRICK WILLIAMS: 1/5 Heat
    RICHARD JEFFERSON: 2/5 Cavaliers
    LUC RICHARD MBAH A MOUTE: 2/4.5 Clippers TT
    KRIS HUMPHRIES: 1/4 Hawks
    TIM FRAZIER: 2/4 Pelicans
    BRANDON RUSH: 1/3.5 Timberwolves TT
    ZAZA PACHULIA: 1/2.9 Warriors TT
    NENE: 1/2.9 Rockets TT
    DAVID WEST: 1/1.55 Warriors TT
    BRIAN ROBERTS: 1/1.05 Hornets
    MARREESE SPEIGHTS: Minimo salariale Clippers

    Per me il peggiore è quello di Solomon Hill (48 o 52 che sia) mentre i migliori sono quelli di Ezeli e di Jeremy Lin.

    • Concordo su Ezeli. Anche quello di Teletovic alla fine non è male. 10 all’anno per uno specialista, che ai Bucks serviva tantissimo.

      Tra i tanti inspiegabili, credo che quello di Solomon Hill sia il più inspiegabile.

  2. Mi sono scordato anche il prolungamento di Harden per 118 milioni in 4 anni di cui il quarto anno è una Player Option (una cosa tipo 27-28-30-33).
    Tra i contratti di questa estate mi piace anche quello di Fournier, è alto ma 5 anni pieni per un 24enne lo faranno diventare un ottimo affare tra 2/3 anni.

    p.s dando un’occhiata ai contratti in giro per la lega, scaduto quello di Curry il prossimo anno, il migliore diventerà quello di Middleton (ancora 3 anni a 42 milioni).

    • Sinceramente credo che anche l’annuale a 14 milioni a Ginobili possa rientrare nella cerchia dei contratti pessimi. Tutto il rispetto per Manu, ma credo che gli Spurs avessero bisogno d’altro per tornare a puntare al Titolo e quei 14 milioni potevano essere spesi per prendere una guardia dinamica e più giovane.
      Detto che Ginobili ha un’importanza a livello di leadership impagabile.

      • Per quanto mi riguarda è una buonissima pubblicità:
        1) quei soldi li dovevano spendere in qualche modo perché adesso stanno addirittura sotto il cap ed i FA erano finiti.
        2) è come dire ai giovani della tua squadra “ehi, non ti preoccupare dei soldi, noi degli Spurs ci prendiamo cura dei nostri quando è il momento”. Con un atteggiamento del genere quando verrà il momento di far firmare il terzo contratto a Leonard (o ad altri) non credo che ci saranno problemi di sorta.
        3) Miami ha fatto la scelta opposta con Wade e, per me, è stato un grosso errore perché nessun altro giocatore rinuncerà a qualcosa per andare agli Heat sapendo che alla prima difficoltà verrà scaricato.

        Certo quei soldi, nel 2016, Ginobili non li vale.

        • Il capitolo wade necessita di un’analisi a parte secondo me,
          Wade dal suo punto di vista dice: Non sono mai stato il più pagato della squadra, ho fatto tanto e ho vinto tanto con questa franchigia, ora a 34 anni mi aspetto un trattamento di rispetto e mi merito questo contartto anche se non valgo questi soldi.
          Riley fa un ragionamento puramente tecnico/economico e dice wade oggi non mi vale quei soldi e tenerlo 2 anni a 40 milioni mi crea problemi; lo scarico senza remore. Credo il giusto stia un pochino nel mezzo, magari sarebbero potuti convergere a qualcosa di più equo chessò un 2 a 32

          • Sarà ma un rookie dalle grandi potenzialità che vede questa storia saprà che gli Heat non si fanno problemi a scaricare un giocatore in declino nonostante tutti gli anni di militanza. Al contrario vede gli Spurs e sa che alla fine LORO ripagano la fedeltà (Manu chiedeva 10 milioni, quando gli Spurs hanno saputo che i Sixers ne offrivano 16 gliene hanno dati 14).
            A quel punto perché un giocatore di 26-27 anni (in media la fine del secondo contratto di un All-Star) dovrebbe accettare di andare agli Heat sapendo che lo scaricheranno senza patemi d’animo al bisogno?

  3. Ezeli è anche buono, ma quelle volpi dell’Oregon si sono intasati il cap con mosse assurde come i rinnovi strapagati di Crabbe e Leonard (lascia andare Meyers, cribbio 41 millini!!!) e l’acquisto sconclusionato di Turner…..
    Per non essere migliorati!!!!!! e il prox anno scade CJ……
    Bisogna convincere Dame a tankare forte, ma con questi contratti chi te li prende i nostri giovani? almeno avessimo lasciato Crabbe ai Nets….

    • Ottima mossa dei Nets che non pareggiano Crabbe, scempio di contratto per Turner totalmente insensato.
      Leonard a me piace, e la cifra grossomodo ci stà.
      Cj lo rinnovate tranquillamente con l’aumento del cap.

      • Guarda che i Nets hanno fatto l’oro quell’offerta insensata a Crabbe, e Portland l’ha pareggiata. Non il contrario 🙂

        Leonard a 10 milioni all’anno per il nuovo cap ci stanno tranquillamente visto che è un lungo da rotazione.
        Su Turner invece non capisco perché han voluto prenderlo, andando ad occupare spazio per un giocatore di talento, ma che non ha tiro da fuori. Probabilmente nell’idea di Stotts c’è quella di far ruotare a 3 Lillard-CJ e Turner così da avere sempre praticamente due play/guardia in campo che possano creare gioco, lasciando magari un po’ più spazio a Dame di giocare lontano dalla palla.

        Ora dovranno decide cosa fare con Harkless, che anno scorso ha mostrato evidenti limiti, ma anche tanto potenziale ancora inespresso.

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