I Pistons hanno le idee chiare: linee guida di un progetto per vincere

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Reggie Jackson + Andre Drummond - © 2016 twitter.com/DetroitPistons
Reggie Jackson + Andre Drummond – © 2016 twitter.com/DetroitPistons
I Pistons hanno affrontato questa offseason con le idee chiarissime. Il progetto di coach Stan Van Gundy necessitava della conferma di Andre Drummond, di una guardia dalla panchina che potesse guidare la second unit meglio di quanto abbia fatto Steve Blake l’anno passato e nuovi giocatori che potessero aiutare un vistoso miglioramento nel tiro da oltre l’arco dopo il 34.5% fatto registrare nella scorsa regular season. Detroit non soltanto ha colpito nel segno, ma ha messo insieme un Draft da urlo, che potrà aiutare ulteriormente lo sviluppo di una delle squadre ad oggi più interessanti nella Lega.

Partendo proprio da Drummond, in un’estate di prezzi folli come quella appena trascorsa, non si doveva badare a spese. Il suo quinquennale da 130 milioni di dollari è certo esoso economicamente, ma è la scelta più corretta per entrambe le parti. Il centro nativo di Mount Vernon avrebbe potuto siglare un’estensione l’anno passato, senza prima dimostrare di valere l’investimento, ma ha deciso di aspettare, far risparmiare circa 15 milioni di dollari alla franchigia e firmare poi una volta che la stagione ha ampiamente messo in luce quanto Drummond sia fondamentale per Detroit. Verrà dunque, con tutta probabilità, confermato il quintetto con lui da centro, Marcus Morris e Tobias Harris a completare il frontcourt, Reggie Jackson e Kentavious Caldwell-Pope da guardie.

Tutto confermato ai posti di comando, mentre la panchina è stata quasi completamente rivoluzionata. Lasciati partire Blake, Jodie Meeks, Spencer Dinwiddie, Anthony Tolliver e Joel Anthony, sono stati accolti in città Jon Leuer, Boban Marjanovic e, soprattutto, Ish Smith. Partendo da Leuer, i Pistons si sono assicurati un big man in grado di fare il suo in difesa e tirare con il 38.2% da oltre l’arco, che andrà a sostituire Tolliver. Marjanovic è un colpo in sordina che potrebbe rivelarsi una sorpresa assai gradita. Da ottobre partirà alle spalle di Drummond e Aron Baynes, ma se l’australiano dovesse partire in free agency tra un anno, Marjanovic potrebbe trovare lo spazio che merita. Fisico statuario, i suoi 5.5 punti e 3.6 rimbalzi in 9.4 minuti di media agli Spurs nella scorsa regular season, su 36 minuti diventerebbero una doppia-doppia da 21 punti e quasi 14 rimbalzi a partita. L’uso del condizionale è obbligatorio, ma resta un’opzione intrigante. Smith rientra nelle note più liete dell’offseason vissuta dai beniamini di Motown. Con un triennale da appena 18 milioni di dollari, i Pistons hanno trovato un backup di ottimo livello. Nella scorsa stagione il classe ’88 ha raggiunto i derelitti Sixers quando avevano raccolto appena una vittoria su 31 gare giocate e, sebbene il record finale sia stato un inguardabile 10-72, con Smith al comando la situazione è certamente migliorata. Ora, a Detroit, il suo ruolo sarà completamente diverso, ma a 6 milioni di dollari annui era difficile fare di meglio.

Henry Ellenson - © 2016 twitter.com/DetroitPistons
Henry Ellenson – © 2016 twitter.com/DetroitPistons

Venendo alle magie del Draft, Henry Ellenson alla numero 19 è un colpo da brividi, soprattutto se pensato in accoppiata con Drummond. Dato da molti nei primi dieci prospetti assoluti, il prodotto di Marquette al college ha messo insieme 17 punti e 9.7 rimbalzi di media, diventati 12.4 e 7.4 a partita nella convincente Summer League. Non gli verrà richiesto di lavorare eccessivamente sul proprio atletismo o sulle qualità da rim protector, quanto più di migliorare nel tiro da tre punti e segnare con regolarità da ogni posizione del campo. Michael Gbinije, arrivato da Syracuse alla numero 49, aggiunge prestanza fisica tra chi sa anche condurre il gioco e soprattutto porta con sé cifre rassicuranti al tiro (46.1%), soprattutto da tre punti (39.2%). Il 44-38 dell’anno passato, con conseguente sweep subito dai Cavaliers, potrebbe essere soltanto l’inizio per questi esuberanti Pistons alla riscossa.

2 COMMENTS

  1. Se lo dite voi…
    A me sembra una squadra con profondi limiti strutturali, però devo ammettere che hanno 3 tra i migliori contratti della lega (Jackson, Harris e Morris).

  2. A me non dispiace la squadra, giusto il rinnovone a drummond, soprattutto per le cifre girate quest’estate.
    PO a est probabili.

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