Baskonia, la possibile rinascita di Bargnani?

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Come una rondine non fa primavera, neanche un’ottima partita può valere come banco di prova definitivo per una possibile “rinascita”. Il giudizio su Andrea Bargnani quindi rimane sospeso in attesa delle prossime partite di Eurolega e di Liga ACB, ma di sicuro la prestazione fornita dal romano al ritorno in Euroleague dopo 10 anni di NBA, è stata più che convincente!
26 punti con 8/11 da due, 2/3 da tre e 4/6 ai liberi in 25 minuti in campo sono numeri da capogiro, con il solo Goudelock capace di fare meglio di lui con 27.

Il Baskonia grazie anche alla sua prestazione, scintillante nel primo tempo, leggermente inferiore nel secondo sia per un calo atletico sia per una difesa più attenta, è riuscito a portare a casa una vittoria importante contro l’Anadolu Efes Istanbul per iniziare nel migliore dei modi la new era della Euroleague, che si preannuncia davvero interessante ma altrettanto difficile per tutte le squadre. La vittoria 85-84 è arrivata negli ultimi minuti grazie anche ad un canestro e a un 1/2 ai liberi del Mago, ma soprattutto grazie alla difesa della squadra di coach Sito Alonso negli ultimi 10 minuti, che ha tenuto a solamente 11 punti segnati un attacco interessante come quello turco.

Come detto è sicuramente troppo presto per tirare già delle somme su Bargnani e sul suo ritorno in Europa dopo 10 spesi in NBA tra alti (pochini), bassi (parecchi) e infortuni (tantissimi), ma la tenuta del campo è stata davvero buona. In attacco nessuno ha mai avuto dubbi sulle qualità del Mago capace di segnare in qualsiasi modo e molto più mobile di qualsiasi altro pari ruolo (Dunston, un buon difensore, ad esempio non c’ha capito nulla per tutta la partita); l’aveva dimostrato anche in NBA fino a quando gli infortuni (e forse uno staff medico a Toronto non così all’altezza della situazione) non hanno iniziato a condizionarlo pesantemente. Le stagioni 2010/11 e 2011/12 avevano mostrato al mondo un giocatore da 20 punti di media in NBA e da 23 punti ad Eurobasket 2011 e l’idea comune che a breve sarebbe potuto diventare un All-Star. Poi gli infortuni prima al polpaccio (due volte), poi ai gomiti (altre due volte in modo incredibile) ne hanno minato la carriera NBA, dove a detta di molti, il Mago ha anche pagato un po’ la sua indole e il suo carattere molto introverso.

Lasciate alle spalle le pessime stagioni a Knicks e Nets (sue e di squadra), Bargnani non ha trovato nessuna buona offerta al di là dell’Oceano, mentre parecchi team di Eurolega hanno provato a portarlo a casa. La scelta di andare a Vitoria, in una società molto strutturata e che da tantissimi anni riesce a restare nell’élite del basket europeo pur senza avere a disposizione i budget delle corazzate potrebbe fare bene al nostro connazionale, che può giocare con meno pressione e senza l’obbligo di dover vincere e convincere sempre e comunque.

I 26 punti contro l’Efes sono un ottimo segnale per Andrea parso anche fisicamente migliorato dopo il lungo lavoro fatto nel finale della scorsa stagione e questa estate. Ora non resta che cercare di migliorare un po’ anche nei suoi storici talloni d’Achille (ovvero i motivi che vari haters non vedono l’ora di far notare): difesa e rimbalzi. Se nella difesa individuale anche agli ultimi Europei si erano visti dei miglioramenti (anche se la sua posizione fondamentale continua ad essere con il bacino troppo eretto, con conseguente limitazione di spostamento) è nelle rotazioni che il Mago deve alzare il proprio livello. Stesso discorso per i rimbalzi, considerata da molti come la statistica principale per giudicare la prestazione di un “lungo” quando si tratta di Bargnani, il passo in avanti deve essere fatto insieme alla squadra piuttosto che individualmente.

L’ex Treviso non è mai stato un grande rimbalzista e sicuramente un difensore sotto media sul pick&roll, ma se Sito Alonso sarà bravo a gestire queste due cose facendo lavorare tutta la squadra per “coprire” queste lacune e Bargnani riuscirà a fare dei miglioramenti (il campo più piccolo e la velocità di gioco inferiore rispetto a quella NBA potrebbero aiutarlo in questo senso) allora per il Baskonia l’ingaggio dell’ex Toronto Raptors potrebbe anche rivelarsi l’acquisto dell’anno e in Eurolega le altre squadre potrebbero doversi iniziare a preoccupare.

1 COMMENT

  1. Se riesce a rimanere sano fa la differenza in attacco ed in difesa viene coperto dai compagni. Già in NBA un tocco come il suo ce l’avevano in pochi, pensate in Eurolega dove ha anche 5-6 cm di vantaggio sul diretto avversario…

    Io rimango sempre della mia idea, uomo dalla pochezza caratteriale impressionante, quindi può essere il miglior giocatore del mondo per 6 partite e poi sparire nel nulla per mesi (o il contrario).

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