Pochi italiani ma decisivi: Reggio Emilia trascinata da Amedeo Della Valle

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Amede Della Valle,   Reggio Emilia - © 2016 Simone Lucarelli
Amede Della Valle, Reggio Emilia – © 2016 Simone Lucarelli
Reggio Emilia ha davanti a sé una stagione molto particolare. E’ esagerato definirla come “anno zero”, ma nemmeno può essere considerata l’esatto seguito delle ultime stagioni, perché rispetto a qualche mese fa sono cambiate molte cose. Sono essenzialmente tre le nuove sfide che la Reggiana dovrà affrontare: 1) Milano, che è diventata ancora più forte (e infatti è già sola al comando); 2) la concorrenza, che è parecchio aumentata: infatti se l’anno scorso squadre come Avellino o Trento potevano essere considerate delle sorprese, quest’anno rientrano con grande merito in quel gruppo di squadre che cercherà di mettere in difficoltà l’EA7; 3) l’assenza di un giocatore come Rimantas Kaukenas, che rischia di farsi sentire, soprattutto quando la palla comincerà a “scottare”.

Essendo queste le premesse, si potrebbe pensare a una stagione in cui i biancorossi dovranno essenzialmente limitare i danni, cercando di non deludere troppo le aspettative, senza guardare troppo ciò che è stato. Ma a Reggio non vogliono sentir parlare di “stagione di transizione”; anzi hanno già trovato il modo di lasciarsi alle spalle il passato e guardare al futuro: quel futuro che sembra essere sempre più nelle mani di Amedeo Della Valle!

Il talento del giocatore di Alba è sempre stato fuori discussione. Dal suo ritorno in Italia dopo Ohio State University, ha continuato il suo processo di crescita (in parte anche grazie ai consigli del sopracitato lituano) fino a diventare il giocatore che noi tutti oggi conosciamo. Indubbiamente è ormai avviato a diventare un pilastro della nostra Nazionale nonché un giocatore di livello europeo. Per il momento si “accontenta” di dominare in Serie A. Sono passate solo 3 giornate, ma i numeri di ADV sono comunque da capogiro: 16 punti di media in 28 minuti di utilizzo, tirando con il 57% da 2, il 58% da 3 e il 100% ai liberi, 4.7 falli subiti e 2.4 rimbalzi per un totale di 17 di valutazione. Tutto ciò in media, perché nell’ultimo turno di campionato Amedeo si è caricato la squadra sulle spalle e l’ha condotta al successo, realizzando la miglior prestazione al tiro della sua carriera.

Domenica scorsa infatti, Reggio Emilia era ospite al PalaPentassuglia di Brindisi, sulla cui panchina siede un certo Meo Sacchetti, amico/nemico di mille battaglie giocate contro la Reggiana, quando era coach di Sassari. La partita si è dimostrata molto equilibrata (ormai più che prevedibile quando si affrontano due come Menetti e Sacchetti), anche se Reggio sembrava avere qualcosa in più che le poteva permettere di chiudere anzitempo i giochi. Difficile dirlo con certezza, ma probabilmente quel qualcosa in più era proprio Amedeo Della Valle, che infatti chiuderà la partita con 26 punti in 29 minuti, frutto di una prestazione da 5/5 da 2, 5/8 da 3 e 1/1 ai liberi, per un totale di 27 di valutazione. Reggio Emilia espugna Brindisi per 78-82, e gran parte del merito di questa vittoria va proprio al suo numero 8, e al coraggio di una società sempre disposta a puntare sugli italiani. Sotto questo aspetto, diverse società hanno tanto da imparare da Reggio che, oltre ad ADV, ha potuto contare sul contributo fondamentale di altri due Azzurri come Aradori (16pt) e Cervi (17pt).

In questa Serie A, che stenta a mandare in campo giocatori italiani, ancor meno se giovani e inesperti (per conferma vedere il minutaggio italiano in Cantù-Pesaro), dobbiamo essere ben felici quando ai nostri connazionali viene data l’opportunità di dimostrare il loro valore, magari anche dandogli la possibilità di sbagliare. Fatto sta che fino ad ora abbiamo già potuto apprezzare l’exploit di Tonut alla prima giornata e lo show di Della Valle domenica scorsa. Ogni volta che un Italiano si farà notare per la sua prestazione, saremo lieti di raccontare le sue gesta. A questo giro, i riflettori sono stati tutti per Mister “Faccia Cattiva”!