Bruno Fitipaldo: un’altra stella lascia il nostro Campionato

0
1426

Bruno Fitipaldo - © 2016 twitter.com/GSBasketbol
Bruno Fitipaldo – © 2016 twitter.com/GSBasketbol
Capo d’Orlando è indubbiamente la più piacevole sorpresa di questa ormai prima metà di stagione. Grandi meriti vanno al coraggio e all’intraprendenza della società e dello staff tecnico per aver puntato su un gruppo giovane ed inesperto,  con tanti giocatori alla loro prima stagione da protagonisti in Serie A. Non era affatto scontato che i vari Iannuzzi, Stojanovic, Perl, Laquintana o Berzins sarebbero stati in grado di dare un contributo così importante alla squadra nei momenti di difficoltà, che a Capo d’Orlando finora non sono affatto mancati. Ma il giocatore che ha dato una marcia in più a questa squadra è stato senza dubbio Bruno Fitipaldo. Il giocatore uruguaiano (con passaporto italiano), classe 1991, è stato certamente la principale scommessa vinta dall’Orlandina, grazie alle indicazioni di coach Gennaro Di Carlo e all’abilità del direttore sportivo Giuseppe Sindoni.

Arrivato tra lo scetticismo generale dall’Obras Sanitarias in Argentina, Fitipaldo ha conquistato prima i suoi tifosi per poi farsi apprezzare da tutti gli esperti del nostro panorama cestistico, dimostrandosi autentico trascinatore della sua squadra. Riconosciuto da tutti per la sua dedizione e applicazione in campo, in 11 partite con la maglia dell’Orlandina ha fatto registrare i seguenti numeri: 15 punti di media, tirando con il 46.4% da due punti, con il 42.6% da tre punti e con l’85.4% ai liberi, 4.8 falli subiti, 2.6 rimbalzi, 7.5 assist a partita, per una valutazione complessiva di 17.9. Inoltre non si può non citare la sua miglior prestazione nel nostro Campionato, contro Brescia, in cui fece registrare un high da 33 punti, 9 falli subiti e 10 assist. Insomma un attaccante puro, con numeri di tutto rispetto, che infatti ha immediatamente suscitato interesse anche di club che giocano le coppe europee.

Così, con una trattativa lampo, il Galatasaray, una delle più gloriose società di basket di Istanbul (Turchia), che quest’anno sta disputando l’Eurolega, è riuscita ad accaparrarsi il giocatore. Un anno di contratto a circa 150 mila euro più opzione per il secondo; non male per uno che, a detta di molti, sarebbe stato tagliato dopo un paio di giornate in Serie A. D’altro canto, sotto l’aspetto economico, nemmeno CdO può lamentarsi: infatti otterrà ben 150 mila euro di buyout da parte del Gala di coach Ataman. Un bel gruzzoletto insomma da reinvestire sul mercato alla ricerca di un degno sostituto del sudamericano in cabina di regia.

Qualcuno dovrà arrivare, perché la perdita per CdO è enorme. Oltre che dal punto di vista tecnico, l’Orlandina perde tanto anche a livello di personalità e carattere, dovendo fare a meno di una pedina importantissima per gli equilibri all’interno dello spogliatoio. I commenti a caldo del DS Sindoni lasciano poco spazio all’interpretazione: “Adesso vogliamo cavalcare il nostro buon momento e trovare un sostituto forte, qualificarci alle Final Eight e finire questa importante stagione al meglio. Questa mossa ci permetterà di programmare il futuro su basi solide, il prossimo step adesso sarà quello di provare ad offrire il rinnovo a diversi giocatori tra quelli che fanno parte del nostro roster attuale“. Difficile dire chi arriverà. Probabilmente sarà un giocatore che già conosce il nostro Campionato o che comunque abbia esperienza a livello europeo in modo tale da integrarsi il prima possibile nei meccanismi dei biancoblu, anche se Sindoni ha dimostrato di saperci vedere bene anche pescando giocatori semi-sconosciuti in giro per il mondo (Fitipaldo ne è la più palese dimostrazione).

Fitipaldo è l’ennesima dimostrazione del momento difficile che sta vivendo la nostra pallacanestro, l’ennesimo giocatore che lascia il nostro Campionato per approdare in posti più ambiziosi. La Serie A è ormai diventata un meta di passaggio per chi ambisce a traguardi importanti. Così, appena c’è qualche giocatore che riesce a mettersi in mostra in Italia, ecco che arriva l’offertona irrinunciabile da parte di qualche top team europeo e il nostro Campionato perde una delle sue “attrazioni” principali. Con ciò non si vuole criticare la scelta di Fitipaldo, assolutamente condivisibile, quanto sottolineare le difficoltà che le società incontrano ogni anno nell’allestire il roster, considerando anche il fatto che il mercato è praticamente sempre aperto e che da un giorno all’altro potrebbero ritrovarsi senza qualche giocatore. E’ fuori discussione che le possibilità economiche delle squadre italiane, eccezion fatta per l’Olimpia Milano, sono di gran lunga inferiori a quelle di tante altre squadre europee e che spesso l’unico modo per “sopravvivere” è quello di vendere i propri giocatori più importanti per ricominciare l’anno successivo con nuove scommesse. Ormai la potenza economica ha preso il sopravvento sulle capacità dei GM, tant’è che spesso sembra inutile progettare a lungo termine sapendo che il proprio lavoro potrebbe non fruttare nulla.

Ma le parole di Sindoni, uno che il suo lavoro lo sa fare bene, dimostrano che non tutto è andato perduto, che c’è ancora gente disposta a spendere le proprie energie per portare avanti la sua passione per la pallacanestro, ed è per questo che possiamo ancora sperare di tornare ad essere il campionato in cui si sfidavano i migliori giocatore d’Europa.