Piccola rivincita della gara di Natale per i Golden State Warriors che superano i Cleveland Cavaliers grazie a una grande prova corale: per la quarta volta quest’anno chiudono un tempo con almeno 25 assist di squadra (26 nel primo tempo, i Cavs appena 4), cosa che non è riuscita a nessun’altra squadra.
17esima tripla-doppia in carriera per Draymond Green (11 punti, 13 rimbalzi, 11 assist) che raggiunge Guy Rodgers al secondo posto nella storia della franchigia. Davanti a loro solo Tom Gola con 20.
Per Cleveland pessima serata di LeBron James (ma in generale di tutta la squadra): con lui in campo, i Cavs sono andati sotto di 32 punti, il secondo peggior plus/minus del Re in carriera.
Continua la stagione incredibile di Isaiah Thomas che trascina i suoi Boston Celtics alla vittoria contro Charlotte: 35 punti alla fine, 25esima partita consecutiva con almeno 20 punti segnati, diventando il primo giocatore della franchigia a riuscirci dai tempi di Kevin McHale nel 1986 (30 consecutive). Thomas inoltre è primo in NBA per media punti nel 4° quarto con 10.1 quest’anno, la cifra più alta dal 1996/97.
Nella partita ci sono i 7 punti uscendo dalla panchina per Marco Belinelli in 18 minuti (3/7 dal campo, 1/4 da tre, 2 rimbalzi e 3 assist).
Altra vittoria per i Philadelphia Sixers che superano i Bucks trascinati dal loro leader, Joel Embiid: per The Process ci sono 22 punti e 12 rimbalzi, nona partita consecutiva con almeno 20 punti segnati (sempre giocando meno di 30 minuti per le restrizioni mediche imposte). Nella storia solamente un rookie ha segnato più punti al minuto di lui (28 punti parametrati su 36 minuti): Wilt Chamberlain (29.2 nel 1959/60).
Vittoria per i Denver Nuggets che hanno un Danilo Gallinari da 15 punti e 6 rimbalzi (5/11 dal campo, 2/6 da tre, 3/4 ai liberi) e un Nikola Jokic che fa registrare il suo massimo in carriera con 30 punti (oltre a 11 rimbalzi).
Continua il buon momento dei Los Angeles Clippers che infilano la settima vittoria consecutiva per iniziare il 2017. Si tratta del miglior record di franchigia pareggiato per iniziare il mese di gennaio (1974).
Curry, obbiettivo numero 1 dei Cavs a natale, nel primo tempo, ha preso solo quello che gli concedevano e stava in difesa sempre sul meno penetratore degli avversari. Con l’innesto di Durant e con gli altri che sanno segnare, Curry ne fa 20 (per lui pochi) con 11 assist (per lui tanti) e facendo girare la squadra. Piano partita saltato e presa l’asfaltata.
Green MVP.
Che giocatore Jokic. Gasol 2.0
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