NBA All Star 2017: USA-Resto del Mondo è Towns contro Embiid

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BBVA Rising Stars Challenge - © 2017 twitter.com/NBA
BBVA Rising Stars Challenge – © 2017 twitter.com/NBA

Per il terzo anno consecutivo l’NBA ripropone la sfida tra USA e Resto del Mondo ad aprire il weekend dell’All Star Game. I migliori giocatori al primo e al secondo anno divisi tra americani e internationals sul parquet di New Orleans nel venerdì che apre il fine settimana delle stelle: c’è grande attesa per vedere giocatori che stanno già lasciando un segno, come Joel Embiid, Karl-Anthony Towns, Nikola Jokic e Devin Booker.

Posto che giocatori come Towns (che gioca per gli USA essendo nato nel New Jersey ma è Dominicano di passaporto) e Embiid sperano anche in una convocazione per l’All Star Game vero e proprio come riserve – soprattutto il centro di Philadelphia se lo meriterebbe in una Eastern Conference che non mette in piazza grossa concorrenza -, è evidente che siano loro due le punte di diamante di ciascuna delle due selezioni. Nello USA Team ci sono: Karl-Anthony Towns (C, Minnesota, 2° anno), Myles Turner (C, Indiana, 2° anno), Devin Booker (G, Phoenix, 2° anno), Malcolm Brogdon (G, Milwaukee, 1° anno), Marquese Chriss (F, Phoenix, 1° anno), Brandon Ingram (F, LA Lakers, 1° anno), D’Angelo Russell (G, LA Lakers, 2° anno), Frank Kaminsky (C, Charlotte, 2° anno) e Jahlil Okafor (C, Philadelphia, 2° anno). Nel World Team ci sono: Joel Embiid (C, Philadelphia, 1° anno), Nikola Jokic (C, Denver, 2° anno), Kristaps Porzingis (F, New York, 2° anno), Emmanuel Mudiay (G, Denver, 2° anno), Jamal Murray (G, Denver, 1° anno), Dante Exum (G, Utah, 2° anno), Trey Lyles (F, Utah, 2° anno), Buddy Hield (G, New Orleans, 1° anno), Domantas Sabonis (F, Oklahoma City, 1° anno) e Dario Saric (F, Philadelphia, 1° anno).

Va detto che, tolta l’assenza del numero 1 del Draft 2016 Ben Simmons che non è ancora sceso in campo in questa stagione per la frattura al piede, proprio l’ultima tornata di scelte non è troppo rappresentata nel Rising Stars Game: sono stati lasciati a casa, oltre a Simmons, ben 5 scelte delle prime 10, e addirittura 8 delle prime 14 che compongono la cosiddetta Lottery. Nello specifico niente convocazione per Jaylen Brown, n. 3 dei Celtics, Dragan Bender n. 4 dei Suns, Kris Dunn n. 5 dei Twolves, Jakob Poeltl n. 9 dei Raptors, Thon Maker n. 10 dei Bucks, Taurean Prince n. 12 degli Hawks, Georgios Papagiannis n. 13 dei Kings e Denzel Valentine n. 14 dei Bulls. Dei 20 giocatori invitati, 8 sono al primo anno NBA, anche se Embiid e Dario Saric non sono delle matricole vere e proprie: questo conferma che l’ultimo Draft, almeno finora, è stato abbastanza deludente.

Embiid viaggia a quasi 20 punti e 8 rimbalzi di media in circa 25 minuti ed è il principale candidato a Rookie of the Year davanti al sorprendente Malcolm Brogdon, il Prez dei Milwaukee Bucks, scelto al numero 46 dopo 4 anni a Virginia, che è diventato in gran fretta uno dei leader della squadra. Ovviamente da seguire Nikola Jokic, la nota più positiva della stagione dei Denver Nuggets, l’unicorno Porzingis, e Devin Booker, talentuosa guardia dei Suns con tantissimi punti nelle mani ma finora non così determinante per i destini della sua franchigia. Tra gli assenti fanno storcere il naso le esclusioni di TJ McConnell, play al secondo anno che sta facendo molto bene coi 76ers, Montrezl Harrell e Sam Dekker, sophomore, scudieri molto preziosi del candidato MVP James Harden nei Rockets, e Norman Powell, guardia al 2° anno che nei Raptors sta emergendo come sesto uomo molto interessante. Ecco, loro magari ci stavano di più dei vari Chriss, Ingram e Okafor.

Nel 2015, la prima edizione, fu il World Team a vincere sullo USA Team 121-112 con Andrew Wiggins nominato MVP mentre nel 2016 gli americani presero la rivincita, 157-154 contro il Resto del Mondo allenato da Ettore Messina con LaVine MVP: gli americani vorranno certamente allungare la striscia e Karl-Anthony Towns è il principale indiziato a condurre i suoi al successo e vincere il premio di miglior giocatore seguendo i compagni ai Twolves. A meno che Embiid….