NBA Rising Stars Challenge: trionfa Team World, Murray è l’MVP

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DenverNuggets-©2017twitter
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Per il terzo anno di fila, il Friday Night dell’All Star weekend presenta la sfida fra rookie e sophomore statunitensi contro i pari età di tutto il resto del mondo. Il match è stato vinto dal Team World, che in questo modo “vendica” la sconfitta subita nella precedente edizione del contest ad opera di Team USA, dove a brillare fu la stella di Zach Lavine, premiato alla fine con il trofeo da MVP.

La partita fra le due compagini, giocata, come tutto il resto dell’All Star Weekend, nello splendido scenario di New Orleans, è terminata 150-141 per i giovani venuti dall’estero, che per tutta l’incontro sono riusciti a tenere ben salda nelle loro mani l’andamento della gara, portandosi addirittura sul +19 al termine del primo tempo.
Grandi prestazioni, tra le fila dei vincitori, sono arrivate da: Kristaps Porzingis, che nonostante una travagliata stagione nei NY Knicks, dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, le sue innate qualità, con una prestazione da 24 punti e 10 rimbalzi, tirando tra l’altro con il 69%; da Nikola Jokic, che ha sfornato una prestazione da 12 punti, 11 rimbalzi e 8 assist, mostrando la sua capacità, per altro notata ripetutamente in Regular Season, di saper sfiorare o centrare la tripla doppia in ogni partita.
Per il Team USA, invece, ad eccellere sono stati soprattutto due giocatori: Karl-Anthony Towns, che con 24 punti e 11 rimbalzi prosegue la positiva tradizione dei giocatori T’Wolves a questo appuntamento; e Frank Kaminksy, che ha realizzato 33 punti.

Mattatore della partita, però, è stata il rookie di Denver, Jamal Murray, che grazie ad una prestazione da 36 punti e 11 assist, è stato premiato con l’MVP del match, bissando, per la franchigia del Colorado, il riconoscimento vinto qualche stagione fa da Kenneth Faried. Il giovane draftato da Kentucky ha messo in mostra una grande prestazione al tiro da 3 punti (9/14), che gli vale fra l’altro la seconda miglior prestazione nella storia del contest, dopo le 11 triple segnate da Daniel Gibson nel 2011.