La rinascita di Nicolò Melli: è tempo di NBA?

0
1457

Parla italiano il Brose Bamberg che, a discapito della posizione attualmente occupata in Eurolega, ha disputato una stagione europea più che positiva. La formazione tedesca ha flirtato a lungo con il sogno playoff, subendo un crollo progressivo nella seconda parte della stagione. Negli ultimi due mesi, il Bamberg, ha collezionato nove sconfitte e solo tre successi, un bottino troppo misero per sperare nella post-season.
Le recenti delusioni e il dodicesimo posto in classifica (10 vittorie-18 sconfitte) non cancellano una realtà sana e ammirevole che ha saputo superare colossi ben più attrezzati dal punto di vista economico e strutturate come Olympiakos, Efes, Maccabi Tel Aviv e Barcellona.

Tanti sono i protagonisti di questa favola a cui è mancato solo il lieto fine. L’eterno Nikos Zisis (7.5 punti e 4.3 assist) sta vivendo una seconda giovinezza, mentre la guardia Fabien Causeur (10 pt) ha confermato le ottime impressione già mostrate la scorsa stagione a Vitoria, trascinato alle Final Four di Berlino a cui è stato estromesso per un infortunio. Darius Miller sta accusando una flessione dopo aver disputato una stagione molto positiva, segno di un ambientamento europeo ormai pienamente assimilato. Tra le fila di una squadra molto coesa però, un giocatore, merita una menzione particolare: Nicolò Melli. L’ex giocatore di Milano ha trovato in Germania la giusta dimensione per dimostrare il proprio talento, allontanando definitamente le critiche dei suoi detrattori. Melli ha chiuso il girone di andata con cifre che lo annoverano nell’elitè delle ali dell’Euroleague conquistando la totale fiducia di coach Trinchieri, dei compagni e l’affetto del pubblico. L’ala, classe 1991, sta viaggiando a 11.3 pt, 7.5 rimbalzi e 2.3 assist di media, con il 52.2% da due, il 44.3% da tre e il 73.8% ai liberi, impressionando per la fiducia e sicurezza acquistata lontano da Milano.
Il secondo anno a Bamberg agli ordini di Trinchieri, ha plasmato un’ala che risulterà preziosa anche a coach Messina ai prossimi Europei.

L’ex ragazzo prodigio, cresciuto cestisticamente nelle fila della Pallacanestro Reggiana, ha disputato cinque stagioni a Milano, risultando troppo alterno e discontinuo sul palcoscenico europeo. I cinque punti della stagione 2014-2015 sono il lascito di un ragazzo che a Milano ha subito le aspettative e le attese di un ambiente unico in Italia. Il fallo (molto discutibile) fischiato alla fine in gara-1 di playoff contro il Maccabi Tel Aviv è risultato una condanna per Melli, estromettendo l’EA7 da una ipotetica Final Four che si sarebbe disputata al Forum d’Assago. Emigrato in Germania senza troppi rimpianti dalla dirigenza meneghina, Melli ha ricominciato da zero sotto l’ala protettiva di un allenatore che lo ha sempre stimato, diventando in poco tempo un punto di riferimento per i compagni.
Diversi sono i momenti di Melli da ricordare in questa Euroleague, i 27 punti segnati in casa del Maccabi, i 26 rifilati al Cska Mosca e il ritorno al Forum di giovedì scorso, in cui è stato applaudito dal suo ex pubblico. Chiusa anticipatamente la stagione europea, Melli, si concentrerà per conquistare il terzo campionato tedesco consecutivo (l’ottavo in nove anni), anche se attualmente il Bamberg staziona al secondo posto, separato da quattro punti dalla capolista imbattuta Ratiopharm Ulm.

Poi sarà tempo di sciogliere i dubbi sul suo futuro: restare a Bamberg per continuare la favola o tentare la scalata europea in qualche top club? Senza sottovalutare il capitolo oltreoceano perché negli ultimi mesi si sono visti diversi scout NBA sulle tribune della Brose Arena. Utah, Phoenix, Brooklyn, New York, San Antonio, Houston e Miami stanno già bussando alla porta del ragazzo di Reggio Emilia, la scelta non sarà semplice e potrà essere definitivamente condizionante per la sua carriera futura, ma l’interesse c’è e la possibilità di tornare ad avere tre italiani nella Lega la prossima stagione è piuttosto alta.