Curiosità
Cadono per la seconda volta consecutiva i Golden State Warriors, orfani di Kevin Durant per almeno tutto il resto della regular season. Il vero campanello d’allarme, però, giunge dalle pessime prestazioni al tiro di Steph Curry, che con il 2/11 da tre punti di stanotte, ha chiuso la peggior striscia di 3 partite consecutive al tiro dall’arco (4/31, 13%). Per il due volte MVP, nel match contro i Bulls, solo 23 punti e il segnale che, forse, senza Durant, anche le sue prestazioni ne risentono.
Charlotte sempre più lontana da una posizione playoff: con la sconfitta rimediata a Phoenix nella notte, prosegue l’orribile 2017 degli uomini di MJ. Il Beli chiude a soli 7 punti in 24 minuti di gioco. Ottima performance di squadra dei Suns, che, invece, mandano in doppia cifra ben sei giocatori: Chriss, Warren, Bledsoe, Booker, Barbosa.
Due i protagonisti della notte: da una parte il solito Russell Westbrook, che chiude il match contro Portland a quota 45 punti; dall’altra, l’inaspettato Jusuf Nurkic, nuovo arrivo in casa Blazers, che termina la partita con 18 punti, 12 rimbalzi, 6 assist, 5 stoppate e 2 palle rubate. Con la performance della notte, Westbrook diventa il quarto giocatore della storia NBA ad avere più di una striscia consecutiva di 3 partite da almeno 40 punti ciascuna, in una singola stagione. Record a parte, però, la notte del candidato MVP non può ritenersi positiva: il suo punteggio è frutto di una quantità esorbitante di tiri tentati (12/36), che ha condizionato le performance del resto della squadra.
Portland, invece, ottiene una vittoria fondamentale per continuare a sperare di acciuffare il treno playoff.
