Corsa al secondo posto: Avellino ci spera ancora

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Marques Green, Sidigas Avellino - © 2016 Simone Lucarelli
Marques Green, Sidigas Avellino – © 2016 Simone Lucarelli
Se Milano è già con la testa ai playoff, non si può dire lo stesso delle sue dirette inseguitrici, ancora in lotta per il miglior piazzamento possibile in vista della post season. Tra queste c’è anche Avellino, che nonostante la vittoria di domenica scorsa contro Cremona (grazie ai 25 punti di Logan con 5 triple, high da quando è tornato in Italia), non è riuscita ad agganciare il secondo posto, complice il risultato del PalaGeorge, dove Venezia ha avuto la meglio su Brescia.

Non per questo le speranze di Cusin e compagni si sono spente. I bianco-verdi sono ora a -2 da Venezia a tre giornate dalla fine della regular season, con entrambi gli scontri diretti a sfavore (-2 in casa; -3 in trasferta), ma rimangono l’unica squadra che verosimilmente potrà insidiare il secondo posto degli oro-granata. Le avversarie di Avellino saranno: CAPO D’ORLANDO, Caserta, TRENTO; quelle di Venezia: Varese, SASSARI, Brindisi. Da non dimenticare l’impegno in Champions League di Venezia che le porterà via tante energie fisiche e mentali, che invece Avellino potrà riversare in toto sul campionato, sebbene le trasferte in Sicilia e in Trentino non siano delle più semplici (entrambe contro squadre in lotta per i playoff), per non parlare poi del derby contro Caserta. Gli irpini dovranno comunque puntare a vincerle tutte, sperando che Venezia non ne vinca più di una. Altrimenti al massimo sarà terzo posto, facendo attenzione a Sassari e Reggio Emilia che certamente non staranno a guardare.

Coach Pino Sacripanti, Sidigas Avellino - © 2016 Simone Lucarelli Coach Pino Sacripanti, Sidigas Avellino – © 2016 Simone Lucarelli[/caption Missione difficile per i ragazzi di coach Sacripanti (se non altro perché il massimo potrebbe non bastare), ma saranno comunque partite importanti che serviranno a capire in quali condizioni Avellino si appresta a disputare la post season, aspettando il rientro di Fesenko. Il lungo ucraino si è dimostrato una pedina fondamentale negli schemi offensivi della Scandone e il suo rientro sarà un valore aggiunto per questa squadra che, nonostante i momenti difficili incontrati, continua ad essere la più accreditata al ruolo di anti-Milano.

Vuoi per il fatto di avere un roster molto esperto e abituato a giocare partite “ad alta tensione” (Green e Logan su tutti), vuoi per il talento offensivo di alcuni suoi elementi (Ragland e Fesenko, per citarne altri due), ma anche per il fatto di avere una panchina lunga (di solito ruota 9/10 giocatori) e di altissimo livello, Avellino pare essere la squadra più equilibrata di tutte, con delle precise gerarchie e delle rotazioni ben delineate.

Se dovesse essere terzo posto, non ci sarà da piangersi addosso, anche perché, si sa, i playoff sono un campionato a sé, e conta poco ciò che è successo prima. Su una serie da 7 partite, il più forte, quasi sempre, prevale. Probabilmente ad Avellino si aspettavano qualcosa in più in termini di classifica, visto che l’eventuale terzo posto sarebbe il medesimo piazzamento della scorsa stagione. In realtà i due ‘terzi posti’ avrebbero un significato molto diverso: se l’anno scorso poteva essere considerato un exploit, il terzo posto di questa stagione sarebbe quello della continuità, di un progetto che va avanti partendo da basi solide, che ogni anno punta a migliorarsi ulteriormente. Non a caso quest’anno, il ‘terzo posto’ potrebbe ancora diventare ‘secondo’.