Playoff NBA – 25/04/2017: i Rockets chiudono la serie contro uno straordinario Westbrook, Jazz e Spurs sul 3-2

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Risultati NBA – © 2017 facebook.com/NBAItalia
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Curiosità

I Rockets rispediscono al mittente i Thunder, chiudendo la serie sul 4-1. Decisivo James Harden con i suoi 34 punti e 8 rimbalzi, mentre a OKC non basta l’ennesima prestazione mostruosa di Russell Westbrook, che chiude a quota 47 punti, 11 rimbalzi e 9 assist. I suoi 20 punti nel terzo quarto lanciano gli ospiti verso un possibile successo, ma il resto della squadra, mentre lui riposa in panchina per 6 minuti, riesce a subire un terrificante parziale di 9-27 e Houston chiude la serie.


Kawhi Leonard, autore di 28 punti, e Patty Mills, 20 punti con 7/10 al tiro, guidano gli Spurs alla vittoria del 3-2 nella serie contro i Grizzlies. Coach Gregg Popovich sale a quota 6-0 all-time quando si è trovato sul 2-2 nel primo turno di playoff. I 158 punti segnati nelle prime cinque partite di post-season da Leonard sono il secondo massimo nella storia della franchigia dopo George Gervin nel 1978.


I Jazz regolano i Clippers grazie ai 27 punti, con 9/16 al tiro e 8 rimbalzi, di Gordon Hayward e si prendono il 3-2 nella serie, con la possibilità di chiudere tra le mura amiche nella prossima gara 6.

 

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4 COMMENTS

  1. Mi pare che la serie tra OKC e Houston sia lo specchio di come ormai in NBA (se mai prima si fosse potuto) non si può vincere con un solo giocatore a fagocitare il pallone ed il gioco e altri 4 a fare da spettatori tranne alcune occasioni.

    Rimane il fatto che il gioco di Houston non è molto diverso, tranne che per l’abilità degli altri 4 in campo, più forti rispetto a quelli dei Thunder.

    Rimango della mia idea, cioè che camminare da una metà campo all’altra, palleggiare, giocare un pnr centrale e poi o tirare o scaricare per qualcuno fuori dalla linea da 3 non sia una pallacanestro vincente. E personalmente neanche così bella ed emozionante da vedere.

    • Stanotte ho visto gli Spurs a Memphis e stavo pensando esattamente la stessa cosa, perchè con Leonard che è riferimento offensivo e gioca sui pnr, anche loro sembrano percorrere questa via. Unica eccezione, se Ginobili e Parker sono in palla e bene di gambe come oggi, allora il gioco acquista un senso diverso e il pallone inizia a viaggiare in maniera più funzionale a un idea d’attacco che non sviluppi solo iso. Mi ha impressionato invece Golden State, che prende forte inerzia dalla difesa, la palla viaggia a velocità assurde perché, Thompson in particolare, ma anche gli altri, si muovono sempre senza palla, sfruttando il post basso per servire i taglianti e meno gli scarichi per il tiro pesante, ma hanno il vantaggio di impegnare le difese 5m prima degli altri, perché Curry ha ricominciato a metterla anche da casa sua e, con Durant in campo, ti ammazzano in transizione. Se in difesa saranno ancora quelli di questa serie la vedo dura per gli altri.

      • Sono d’accordo con te Gunslinger se difendono in questo modo i Warriors non li batte nessuno in sti playoff! Visto che in attacco segnano da ovunque.

        Comunque neanche a me piace il modo di giocare di Russ, troppi isolamente. Il Barba invece gioca un po’ più di squadra e la passa meglio, mi piace di più!

        • Giustamente Fabio Venturin sottolineava la differenza dei due supporting cast, nettamente a favore del Barba. Anche se, in questo momento, se devo scegliere, preferisco Russ. Quando è in palla si mangia il ferro, i compagni, la palla, tutto e ti fa divertire, poi partono le cappellate e l’impossibilità di vincere una serie di sette da solo, ma Harden con questa mania di cercare sistematicamente il fallo mi ha un po’ stufato. Capisco che per vincere si deve speculare su tutto, Popovich docet, ma che palle….

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