Regular season positiva: ora Sassari vuole stupire durante i playoff

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Dopo la delusione della stagione post-triplete, quest’anno Sassari è dovuta ripartire di nuovo da zero, quasi come se la scorsa stagione fosse stata soltanto un brutto incubo. Questo doveva essere dunque l’anno della ricostruzione, oltre che a livello tecnico, anche del rapporto tra squadra e tifosi, andato incrinandosi dopo i pessimi risultati della stagione passata.

A due giornate dalla fine della regular season possiamo dire che Pasquini e i suoi ragazzi sono perfettamente riusciti nell’intento di riportare al PalaSerradimigni non solo quell’entusiasmo che mancava da tanto tempo, ma anche bel gioco e risultati più che positivi. Tutto ciò non era affatto scontato ad inizio stagione, quando un ambiente sfiduciato preferiva non fare progetti a lungo termine. Ma oggi, guardando la classifica, si nota che Sassari non solo è quarta, ma è anche la squadra più in forma del campionato e in un eccellente stato mentale, il tutto a poche settimane dall’inizio dei playoff. La striscia di 5 vittorie consecutive ancora aperta (prossima sfida il 3 maggio contro Venezia in un match dal sapore di playoff), ne è la dimostrazione più lampante. La squadra ha sempre dimostrato di avere una sua precisa identità di gioco, in cui ogni singolo elemento ha un ruolo importante e ognuno ha la possibilità di dare il suo apporto alla causa. Non a caso, nelle ultime partite, anche senza l’infortunato Lacey, Sassari ha proseguito per la sua strada, continuando ad inanellare vittorie accompagnate da ottime prestazioni.

Gran parte del merito va indubbiamente a Pasquini, pienamente promosso nel doppio ruolo di Coach e General Manager, confermando l’intuizione che ebbe il presidente Sardara durante la scorsa stagione. Il coach infatti è riuscito ad ottenere il massimo dai giocatori che erano stati messi sotto contratto in estate, andando a ritoccare qualcosa solo se strettamente necessario e quando c’era la disponibilità di un giocatore realmente in grado di alzare il livello della squadra. Così gli unici tre movimenti in entrata in casa sassarese hanno riguardato gli innesti di Bell, Lawal e Lighty, tre giocatori con la giusta esperienza per inserirsi in un sistema anche a stagione in corso.

Tra poco più di due settimane settimane ci sono i playoff. Ancora da stabilire il piazzamento in classifica dei bianco-blu, che può oscillare dal sesto posto, a quello che sarebbe un sorprendente secondo posto, in caso di crollo di Venezia (sarà dunque decisivo lo scontro diretto) e Avellino. L’ultima gara di campionato della Dinamo sarà al PalaMaggiò di Caserta (già salva), ma a prescindere dalla posizione di partenza, Sassari sarà la classica squadra che nessuno vorrà affrontare durante i playoff, sia perché ha un roster in grado di giocare certe partite, sia perché il pubblico del PalaSerradimigni, quando si accende, diventa l’autentico “sesto uomo” in grado di spingere la squadra oltre ogni limite, portandola a raggiungere risultati insperati.

Il roster a disposizione è di ottimo livello. Oltre ai due senatori, Devecchi e Sacchetti, protagonisti del triplete di due stagioni addietro, ci sono diversi elementi che, per talento ed esperienza, possono dare un grande apporto alla squadra in vista della post season. In primis, la coppia di playmaker Bell-Stipcevic costituisce il giusto mix di tecnica, grinta e carisma per assicurare alla squadra la miglior gestione possibile della palla nelle azioni decisive. Ma il giocatore che forse può far fare un ulteriore salto di qualità a questo team è Dusko Savanovic, che ha fatto il suo anche in regular season ma da cui forse ci si aspettava qualcosa in più, dato il suo pedigree internazionale. Se il serbo riuscirà ad alzare un altro po’ il livello del suo gioco, le soluzioni offensive della Dinamo aumenteranno notevolmente, mettendo in crisi le difese avversarie.

Doveva essere un anno di ricostruzione e, a prescindere da come andrà a finire, lo è stato. L’anno prossimo non si ripartirà di nuovo da zero. Le basi per tornare al top in Italia ci sono tutte e i playoff serviranno proprio a dimostrarlo. Tutto ciò che di buono sarà fatto in post season rappresenterà dunque un tassello in più per tornare grandi.