Curiosità
Golden State vince e si porta sul 2-0 nella serie contro Utah, conquistando il ventunesimo successo nelle ultime 22 partite giocate; è curioso sapere che l’ultima squadra capace di battere i Warriors sono stati proprio gli Utah Jazz lo scorso 10 aprile, nonostante fosse solo regular season. Partita abbastanza indirizzata già alla fine del primo tempo, chiuso dagli uomini della Baia in vantaggio di 13 punti. Curry e Green piazzano 5 triple su 8 tentate a testa, chiudendo rispettivamente con 23 e 21 punti messi a referto; il migliore dei Warriors è però KD, che sfiora la tripla doppia (25 punti + 11 rimbalzi + 7 assist). Utah chiude il ciclo di partite alla Oracle Arena con la consapevolezza di non aver sfigurato, ma allo stesso tempo di non aver mai fatto impensierire i vicecampioni NBA. Nonostante i 33 di Hayward e i 16 punti +16 rimbalzi di Gobert, a Salt Lake City servirà ben altro per poter pensare di prolungare la serie.
Non c’è stata partita al Verizon Center di Washington, dove i padroni di casa hanno letteralmente spazzato via i Boston Celtics, accorciando lo svantaggio nella serie. Match virtualmente chiuso già alla fine del primo periodo, concluso sul +22 per i Wizards, che alla fine possono festeggiare i 24 punti + 8 assist di Wall, i 13 punti + 16 rimbalzi di Gortat, ma soprattutto i 6 uomini in doppia cifra (statistica realizzata spesso dai capitolini). Per John Wall è, inoltre, il nono match consecutivo in questi playoff concluso con almeno 20 punti a referto; il play di Washington ha superato una bandiera di questa franchigia, tale Elvin Hayes, che nel 1975 si era fermato a 8.
Boston paga la pessima serata al tiro di Thomas (13 punti finali, 0/2 dall’arco), e in generale di tutta la squadra (35% complessivo).
