Ale Gentile show: un’incontenibile voglia di riscatto

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Questa stagione rappresenta forse l’ultima chiamata per il minore dei figli di Nando. Durante questo campionato con la Virtus Bologna infatti, Alessandro Gentile dovrà necessariamente dimostrare il suo reale valore. Non tutto è compromesso dopo la pessima scorsa stagione con 3 squadre cambiate e tanta confusione, che l’hanno di fatto escluso da Eurobasket 2017, ma d’ora in avanti non saranno più perdonabili ulteriori errori o inutili passi falsi.
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L’inizio di stagione lascia ben sperare

Archiviato il precampionato, in cui è sempre meglio non dare troppo peso ad un risultato piuttosto che ad una prestazione individuale, la nuova stagione pare essere iniziata nel migliore dei modi per l’ex capitano dell’Olimpia Milano. Dire nuova stagione è forse riduttivo visto quanta fiducia è stata riposta da tutti, in primis da lui stesso, a questo nuovo corso. E la maglia numero 0 delle V Nere scelta quest’anno ne è una testimonianza abbastanza lampante, come a voler dire ‘ricomincio da zero’.
Dopo la brutta sconfitta all’esordio contro i vice campioni d’Italia di Trento, in cui si era “limitato” a fare il suo compitino (comunque 15 punti con 7 su 14 dal campo e 6 rimbalzi, ma anche 6 palle perse), domenica scorsa Ale Gentile è stato autore di una prova da autentico fuoriclasse della pallacanestro. In pratica ha fatto ciò che tutti i suoi estimatori si aspettano da lui ogni domenica, ancora fiduciosi e decisi a salvaguardare il talento azzurro.

Contro Capo d’Orlando ha messo a segno una prestazione da 17 punti (6/12 dal campo), 11 rimbalzi, 6 recuperi, 5 assist e 5 falli subiti per un totale di 28 di valutazione in 28 minuti giocati. La seconda doppia-doppia della sua carriera dopo quella dalla stagione 2013/2014, quando in maglia Olimpia Milano fece registrare una prova da 29+10 contro Montegranaro. Eguagliato anche il record personale di rimbalzi catturati in una singola partita: erano stati 11 anche nel match contro la Virtus Bologna della stagione 2014/2015, sempre in maglio Olimpia. Da non dimenticare nemmeno il ritrovato canestro da 3 punti (1/3) dopo oltre un anno di litigi con il ferro dai 6.75, considerando anche le esperienze estere.

Gentile può tornare protagonista?

Tralasciando il fatto che Capo d’Orlando non è mai stata in partita, troppo provata dalle tre gare disputate in pochi giorni, quello che ha colpito maggiormente della partita di Gentile non sono stati tanto i numeri (seppur eccezionali), quanto il modo di giocare e la leadership mostrata in campo. Il suo strapotere fisico e tecnico gli ha permesso di giocare con estrema fiducia e tranquillità, dal primo all’ultimo minuto. Ha giocato ogni possesso concentrato e determinato, riuscendo a fare sempre la scelta giusta.
Il suo è stato un dominio totale: punti, difesa, rimbalzi, assist; un giocatore sul quale la squadra ha potuto fare affidamento in qualsiasi momento.

Certo, una rondine non fa primavera e non è nemmeno la partita di domenica scorsa quella giusta per rivalutare il giocatore, ma vogliamo comunque augurarci (per l’ennesima volta) che sia finalmente arrivato il momento di Alessandro Gentile. Ripartendo dalla Virtus, da questa prestazione, per arrivare alla definitiva consacrazione di uno dei giocatori italiani più talentuosi degli ultimi anni, e zittire una volta per tutte coloro che hanno sempre gettato fango su questo ragazzo.