Protagonista NBA: Antetokounmpo, la corsa all’MVP è iniziata

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Giannis Antetokounmpo vs LeBron James

Quando Kobe Bryant, lo scorso 27 agosto, ha sfidato Giannis Antetokounmpo su Twitter a provare a conquistare il titolo di MVP della Lega, le reazioni sono state contrastanti. Nessuno, però, ha potuto scherzare su quanto scritto dalla leggenda dei Lakers, perché, semplicemente, nessuno può mettere in dubbio lo strapotere fisico e mentale, quando si applica, dello spaventoso talento greco. E diciamo che queste prime quattro partite stagionali non hanno fatto che confermare che, già quest’anno, Antotekounmpo è pronto a essere il miglior giocatore NBA.

PARTENZA COL BOTTO

L’ala classe ’94, adattabile praticamente a tutti e cinque i ruoli sul parquet, ha aiutato i Bucks a cominciare al meglio la propria stagione, al contrario della scorsa, con tre vittorie nelle prime quattro partite giocate. Un solo passo falso, contro i Cavaliers di LeBron James, che da tre anni dominano la Eastern Conference. Dev’essere quello l’obiettivo di The Greek Freak, come viene soprannominato: arrivare a poter competere direttamente contro i più forti. Pronta risposta, dopo lo stop contro Cleveland, e career-high a quota 44 punti, con un irreale 74% al tiro (17/23), per stendere i Blazers e ripartire subito. Milwaukee non ha ambizioni da titolo, sia chiaro, e difficilmente riuscirà ad andare oltre il secondo turno di playoff. Per Antetokounmpo, però, in attesa che la squadra possa permettergli di arrivare fino in fondo, è importante alzare l’asticella e pensare già adesso da campione, come sarebbe dottrina del Black Mamba se dovesse farsi consigliare da lui.

STATISTICHE IRREALI

Il fatto che ci troviamo di fronte al miglior giocatore visto in questo primo stralcio di stagione, oltre che per aver conquistato il premio di giocatore della settimana nella Eastern Conference, è dimostrato dalle assurde cifre che compongono il suo taccuino dopo quattro partite giocate: 36.8 punti con il 65.9% al tiro, cui aggiunge 10.8 rimbalzi, 5.3 assist, 2.3 palle rubate e 1 stoppata a partita. Sa far tutto, Giannis. Allo sconfinato atletismo e a un fisico pazzesco aggiunge qualità di ball-handling da guardia e una rim protection degna di un centro. L’impressione, però, è che ancora abbia del potenziale nascosto da mostrare. E questo non può che spaventare tutte le squadre ad eccezione dei suoi Bucks.

ALZARE L’ASTICELLA

Per questo, Antetokounmpo, a 23 anni, non può ancora né mai accontentarsi. Guardando più a fondo le sue statistiche si nota un net rating negativo, a causa di un defensive rating altissimo a 109.9 punti subiti ogni 100 possessi con lui sul parquet. Per quanto frutto di un cattivo lavoro di squadra, è innegabile che debba migliorare in alcuni aspetti della sua difesa, in particolare per sui pick-and-roll. Dovrà poi continuare a lavorare sul proprio jumper, ancora grezzo e inaffidabile sul lungo periodo. Dettagli, che potrebbero trasformare quel premio di Most Improved Player of the Year conquistato l’anno passato in un titolo di Most Valuable Player, come richiesto da quella sfida con Kobe. Il futuro splende di fronte all’incredibile giovane greco. Chissà che anche Milwaukee non possa sognare in grande grazie al suo infinito talento.