NBA – 02/12/2017: Mitchell rookie meraviglia, Curry miglior tiratore di sempre?

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Curiosità

Se non fosse per la presenza di Ben Simmons, al momento spanne sopra a tutti gli altri rookie, Donovan Mitchell sarebbe un serio candidato al premio di ROY.
Nella notte trascina letteralmente gli Utah Jazz alla vittoria contro i Pelicans con 29 punti segnati nel solo secondo tempo e 41 totali diventando il primo rookie a segnare almeno 40 punti in una partita da Blake Griffin nel 2011.

Entra inoltre a far parte di un ristretto circolo di giocatori in attività, 7, che hanno segnato 40 o più punti in una partita da rookie: Lebron James, Carmelo Anthony, Kevin Durant, Eric Gordon, Stephen Curry e Blake Griffin.


Continuano i miglioramenti di Steven Adams, diventato ormai una colonna per gli Oklahoma City Thunder non solo in difesa ma anche nella metà campo offensiva: nella vittoria contro i Timberwolves il neozelandese segna 27 punti senza sbagliare un tiro: 11/11 dal campo, 5/5 ai tiri liberi. Il miglior risultato dal 21 novembre 2010 quando Pau Gasol segnò 28 punti con 10/10 dal campo e 8/8 ai liberi.


1.990.
Sono il numero di triple segnate da Stephen Curry in carriera (9 stagioni), diventando l’ottavo di sempre per triple segnate nella storia della NBA, superando Jason Kidd.
Nella vittoria degli Warriors sui Magic, Steph aggiunge anche 23 punti, 10 assist e 6 rimbalzi.

L’attacco di Golden State continua a girare al massimo, segnando per la 5° volta in stagione almeno 130 punti. Nessuna squadra NBA ci è riuscita più di 2 volte quest’anno.

 

Il career high del rookie Donovan Mitchell