Trento: partenza al rallentatore anche quest’anno. Normalità o qualcosa va storto?

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Buscaglia, Aquila Trento – © 2017http://www.aquilabasket.it
Ormai è diventata quasi una consuetudine la partenza al rallentatore in campionato da parte di Trento. L’anno scorso, dopo 9 turni, la squadra di coach Buscaglia aveva 8 punti in classifica; quest’anno addirittura due in meno. Sappiamo benissimo come è andata a finire la passata stagione e sicuramente anche quest’anno le cose si rimetteranno a posto.

Ma è inutile nascondere, come affermato dal GM dell’Aquila Salvatore Trainotti, che i problemi ci sono. Il dirigente ha inoltre aggiunto: “In questo momento dobbiamo parlare poco e riconquistare quella dignità di gioco e di atteggiamento che avevamo lo scorso anno. L’Aquila vera non è questa. Ho fiducia di riuscire a dimostrare che la nostra rinascita è vicina”. Parole che esprimono, da un lato, grande fiducia, ma dall’altro, anche una forte consapevolezza di quello che è il momento di difficoltà che la squadra sta attraversando. E l’ultimo turno di campionato non ha affatto dato le risposte che ci aspettava, anzi…

Dopo un ottimo primo tempo, Trento è crollata nella ripresa (26-15 il parziale del terzo quarto) sotto i colpi di un sorprendente Wojciechowski e di un’Orlandina che ha avuto il merito di non disunirsi quando è stata sotto nel punteggio. Buscaglia, a fine match, non ne ha fatto una tragedia ma è stato come al solito lucidissimo nell’analizzare alcune criticità della sua squadra: “Dopo l’intervallo lungo, siamo usciti dallo spogliatoio poco compatti. È vero che siamo rimasti sempre in partita, ma ci è sempre mancata brillantezza in difesa e pazienza in attacco. Dobbiamo stare attenti a non perderci per due o tre errori, ma rimanere concentrati e continuare a giocare la nostra pallacanestro”.

Ma l’episodio che ha fatto più scalpore, e che probabilmente può aiutare più di qualsiasi altro a capire l’atmosfera che si respira in questo periodo al PalaTrento, si è verificato nel corso dell’ultimo timeout della sfida contro Capo d’Orlando. Il coach trentino stava dando istruzioni in vista degli ultimi istanti del match, quando il suo playmaker Jorge Gutierrez lo interrompe, manifestando il suo disappunto e concludendo con un irriverente: “What do you want?”. Buscaglia commenterà poi l’intervento del suo giocatore con toni altrettanto sfrontati: “Il suo nervosismo rappresenta il malessere del giocatore che non riesce ad incidere. Sulla cosa non si fa finta di niente perché ogni tanto girano anche a me”.

Insomma in questo momento a Trento non pare esserci l’atmosfera perfetta per poter lavorare con serenità. Per provare a risollevare le sorti della stagione si sta valutando anche di intervenire sul mercato per sostituire quei giocatori che, finora, hanno avuto un rendimento al di sotto delle attese. Senza troppi giri di parole, sulla graticola sono finiti Chase Behanan e Jorge Gutierrez. Entrambi erano arrivati in Trentino con il buon proposito di non far rimpiangere i due principali artefici della grande cavalcata playoff della passata stagione, vale a dire Dustin Hogue e Aaron Craft. Ma la pesante eredità lasciata dai due si sta rivelando un vero macigno per i nuovi arrivati. Behanan sta vedendo diminuire il suo minutaggio di partita in partita, con Buscaglia che spesso preferisce far giocare Sutton da 5; Gutierrez, complici anche alcuni infortuni, non è ancora stato in grado di mettere in mostra la sua leadership e la sua esperienza NBA.

A seguito dell’addio, dopo quattro anni e mezzo in maglia bianconera, di Filippo Baldi Rossi, che aveva espresso la volontà di tornare alla Virtus Bologna, club dove era cresciuto, l’Aquila ora ha a disposizione un bel tesoretto da spendere sul mercato (si parla di un buyout di circa €150.000 versato dalle Vu Nere nelle casse di Trento). In un primo momento si era parlato del clamoroso ritorno di Dustin Hogue, che però è ancora bloccato da un’impasse tra una società turca ed una sud-coreana relativa al suo contratto, le stesse problematiche che avevano impedito il suo approdo a Capo d’Orlando.

In ogni caso Trento resta vigile sul mercato. I fondi ci sono, le persone competenti all’interno della società anche, il PalaTrento è sempre dalla parte della squadra. Sarà solo questione di tempo, ma anche quest’anno l’Aquila tornerà a volare alto, magari partendo proprio dalla vittoria di ieri in Eurocup.