La corsa all’MVP: sfida a due tra Rich e Burns? Tutti i candidati

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Christian Burns – © 2018 facebook.com/pallcantu
La regular season è agli sgoccioli. Oltre a determinare la composizione della griglia playoff, queste ultime tre settimane saranno determinanti anche per assegnare la palma di Mvp del Campionato.

Chi sarà dunque il successore di Marcus Landry? Secondo molti il premio andrà ad uno tra Jason Rich di Avellino e Christian Burns di Cantù. Molto probabilmente sarà così, ma d’altra parte non sarebbe corretto escludere a priori altri giocatori che pure hanno fatto benissimo durante tutta la stagione. Andiamo quindi a vedere chi sono i principali candidati al premio di Mvp, partendo proprio dai due favoriti.

Jason Rich

La guardia di Avellino è il candidato numero 1 a diventare Mvp. I suoi numeri parlano chiaro: 20.2 ppg (54% da 2, 41.6% da 3 e 86.3% ai liberi), 2.7 rpg, 2.7 apg e 4.2 fspg, per un totale di 18.1 di valutazione. Sebbene Avellino sia artefice dell’ennesima stagione troppo “nella norma”, con il rischio, ancora una volta, di tornare a casa a mani vuote (almeno in Italia), l’esterno uscito da Florida State si è sempre dimostrato decisivo nei momenti clou delle partite, confermando di avere la leadership a il carisma del vero fuoriclasse, oltre ad eccellenti qualità tecniche, sia in attacco che in difesa. Insomma sarebbe l’identikit di un Mpv.

Christian Burns

Quello che più di tutti può insidiare Rich nella corsa al premio di miglior giocatore della stagione, è proprio l’italo-americano. In questo caso molto dipenderà dalle sorti della sua squadra: se Cantù dovesse andare ai playoff, ci saranno serie possibilità per lui di conquistare il premio, altrimenti sarebbe più difficile, anche se non impossibile (vedasi il caso Landry dell’anno scorso). Dopo l’ottima stagione a Brescia, Burns ha continuato ad alzare il livello del suo gioco, conquistando prima la Nazionale Italiana, poi un contratto per la prossima stagione con l’Olimpia Milano. Tutto ciò a testimonianza di quanto bene stia facendo il #23 da Trenton. È anche merito suo se Cantù, nonostante le difficoltà iniziali, è in lotta per un posto tra le prime otto: i suoi 14 ppg (56.7% da 2, 25.8 % da 3 e 69.5% ai liberi), 9.8 rpg, 1.5 apg e 3.7 fspg per un totale di 19.4 di valutazione stanno infatti tenendo vivo il sogno playoff della sua squadra.

Dominique Sutton

Un gradino sotto i due favoritissimi, c’è lui. Trento continua a confermarsi una delle realtà più belle della nostra pallacanestro, e uno degli assi portanti di questa squadra è proprio il suo #2. Coach Buscaglia non potrebbe farne a meno. È servita una stagione intera (2015/2016) al ragazzo di Durham per integrarsi nel nostro campionato, dopodiché è diventato uno dei giocatori più forti e completi della Serie A. Ad oggi le sue stats dicono 13.6 ppg (60.1% da 2, 27% da 3 e 58.2% ai liberi), 7.8 rpg, 1.9 apg e 4.3 fspg per un totale di 17 di valutazione. Con un fisico del genere e la testa a posto, nonostante gli ormai 31 anni, il ragazzo da Kansas State potrebbe togliersi ancora tante soddisfazioni, magari vincendo un titolo Mvp.

Stan Okoye

Ci deve essere uno spazio anche per lui nella corsa al premio di Mvp. Perché non è semplice fare il salto di categoria dopo due anni in A2, seppur da top player, e confermarsi top player con un’altra squadra anche al piano di sopra. E, come se non bastasse, il nigeriano ha preso per mano i suoi compagni e li sta portando fino a un sogno chiamato playoff. Pochi credevano che l’ex Matera, Trapani e Udine potesse dire la sua in Serie A; Stan è andato oltre, dimostrandosi addirittura tra i migliori del campionato: 15.5 ppg (44.3% da 2, 43.2% da 3 e 82.4% ai liberi), 7.6 rpg, 1.5 apg e 2.7 fspg per un totale di 16.1 di valutazione.

Alessandro Gentile

Per il figlio di Nando era la stagione del ritorno in patria, dopo un anno travagliato in giro per l’Europa. Aveva di nuovo la possibilità di dimostrare il suo valore ed affermarsi una volta per tutte come uno dei migliori giocatori del nostro campionato. Si potrebbe dire: missione compiuta! L’ex capitano di Milano, firmando con la Virtus Bologna in estate, aveva sposato un progetto ambizioso, ma che partiva dal basso, puntando proprio (anche se non solo) su di lui. Se la Virtus ora veleggia tra le prime otto della classe, vuol dire che la scommessa Ale Gentile è stata vinta. Difficile che l’Mvp possa andare a lui, ma è comunque un giocatore da tenere in considerazione quando si fanno questi discorsi. Perché i 17.4 ppg (50.5% da 2, 22.2% da 3 e 59.7% ai liberi), 6.5 rpg, 3.4 apg e 3.5 fspg per un totale di 16.3 di valutazione non dovrebbero essere numeri da Mvp?