Lokomotiv Kuban-Darussafaka, due regine per il trono di Eurocup

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Scottie Wilbekin e David Blatt, Darussafaka – © 2018 Eurohoops.net

Siamo sinceri: più che la finale di Eurocup, la seconda competizione targata ECA, sembra uno scontro di playoff di Eurolega! Lokomotiv KubanDarussafaka è una sfida tra due autentiche corazzate, due club dal budget notevole che si contendono in una serie al meglio delle tre gare che scatta martedì sera a Krasnodar e che, oltre al trofeo della competizione, mette in palio un pass per l’Eurolega 2017-18. E’ un duello tra due roster lunghi e completi, e tra due allenatori eccellenti come Sasa Obradovic e soprattutto David Blatt, che va a caccia dell’ennesimo trionfo per tornare sul palcoscenico principale con squilli di tromba.

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Due corazzate piene di “italiani”

Come detto si sfidano due squadroni, le migliori in assoluto aldilà del record con cui si presentano alla finale, con roster completi, profondi, esperti e ricchi di talento. Ci sono anche diverse facce note: nelle file del Kuban troviamo Mardy Collins, visto a inizio carriera europea a Montegranaro, l’ex milanese Frank Elegar, Joe Ragland, passato per Cantù, Avellino e la stessa Olimpia, e Trevor Lacey, ala passata per Pesaro e Sassari. Nel “Dacka” spiccano i nomi di JaJuan Johnson, lungo visto dominare lo scorso anno con la maglia di Cantù, Michael Eric, centro passato da Brindisi, e Howard Sant-Roos, il cubano cresciuto a Monza e in Brianza e che si è fatto una gavetta incredibile tra le minors di tutta Europa!

Oltre agli ex italiani ci sono molti altri big: Kuban ha il centrone Brian Qvale, il tiratore Babb, visto anche ai Celtics, l’ex CSKA Dmitry Kulagin, arrivato a stagione in corso, e soprattutto Ryan Broekhoff, il tiratore australiano da oltre 12 punti di media con percentuali irreali (67% da due, 51% da tre, 89& ai liberi) che è stato inserito nel miglior quintetto del torneo (c’è anche Amedeo Della Valle). Il Darussafaka è costruito su una truppa di americani, oltre a JJ Johnson ci sono gli esterni Bell e Kidd (decisivo in gara 1 di semifinale col Bayern Monaco), e soprattutto Scottie Wilbekin. L’ex stella dei Gators di Florida è esploso in gara 2 di semifinale a Monaco di Baviera con 41 punti e 10 triple ed è stato eletto MVP stagionale essendo leader in punti segnati, 18.9 di media, e valutazione, 20.7 a gara!

Difese super e coach 5 stelle

Il Lokomotiv Kuban si presenta alla finale da favorito, non solo perchè non ha mai perso in stagione – 20-0, nuovo primato della competizione – e perchè ha il vantaggio del fattore campo, ma perchè è una squadra senza apparenti punti deboli e che stritola gli avversari col suo ritmo e la sua fisicità. Il Darussafaka non è da meno se parliamo di record (17-3 il bilancio stagionale) e nemmeno se parliamo di vittorie in trasferta visto che i turchi hanno sbancato parquet ostici come quello di Kazan, di Berlino, di Podgorica e soprattutto di Monaco di Baviera in gara 2 di semifinale. Di fronte ci saranno le due migliori difese dell’Eurocup, testimoniate da numeri mostruosi: il Kuban concede poco meno di 69 punti di media a gara con 0.849 punti per possesso mentre il Dacka risponde con 71.15 punti concessi e 0.877 per possesso di media, ed è primo per punti concessi in transizione (7 di media a gara, 0.83 per possesso)! Gli attacchi invece non sono nell’élite del torneo (Kuban 8°, Dacka 13° per punti segnati di media).

Sarà anche un duello a distanza tra due grandi allenatori. David Blatt non ha bisogno di presentazioni: ha vinto ovunque, compresi l’Europeo 2007 e il bronzo olimpico 2012 con la Russia, lo Scudetto 2006 con la Benetton Treviso e l’Eurolega 2014 col Maccabi Tel Aviv, senza dimenticare la finale NBA 2015 alla guida dei Cleveland Cavaliers. Obradovic, che porta un cognome pesante per un allenatore, si è fatto una gavetta tra Colonia, Kiev e Turow, poi 4 stagioni all’Alba Berlino con 3 vittorie in Coppa di Germania, e dal 2016 è a Krasnodar dove quest’anno ha vinto la Coppa di Russia ed è arrivato imbattuto fino alla finale di Eurocup, cammino che gli è valso con merito il titolo di “coach of the year”.

Chi vince?

Il Lokomotiv Kuban come detto sembra avere pochi punti deboli, è solidissimo, ha il fattore campo ed è imbattuto. Il Darussafaka però non parte battuto, anzi, ha il talento e il genio per far saltare il banco, soprattutto se Wilbekin è quello visto nella serie col Bayern, e poi c’è il fattore Blatt! I russi potrebbero patire la pressione, il pronostico è chiaramente per loro mentre i turchi hanno meno da perdere: a Krasnodar sperano che non finisca come nel 2015 quando, dopo 19 vittorie di fila, arrivò la sconfitta nel ritorno dei quarti di finale con l’Unics. Un solo ko ma letale per chiudere un’annata che pareva destinata ad un esito trionfale.