Trust the Sixers: da Simmons al sogno James, come arrivare all’anello

0
1448
Simmons, Covington, Embiid © twitter.com/sixers

Ora viene il bello per i Sixers. Dopo la miseria di 75 vittorie sommando le ultime quattro regular season tra il 2013 e il 2017, ne sono arrivate la bellezza di 52 soltanto nella più recente. Cui aggiungere una bellissima serie playoff dominata contro gli Heat e chiusa con un perentorio 4-1, prima di cadere con il medesimo score di fronte ai Celtics. Non ha demeritato Philadelphia contro Boston, anzi, ha dimostrato che con un pizzico di esperienza in più e le giuste aggiunte in offseason può ripresentarsi il prossimo anno tra le pretendenti al titolo. Se poi ad approdare nella Città dell’Amore Fraterno fosse LeBron James, avremmo una nuova favorita nella corsa all’anello.

SOGNO SIMMONS, SPERANZA FULTZ

La stagione da rookie di Ben Simmons, dopo aver saltato l’intera scorsa in uscita dal Draft, è andata ben oltre le più rosee aspettative. Il titolo di Rookie of the Year, che si gioca con Donovan Mitchell, non basta a spiegare l’impatto della prima scelta assoluta del 2016. I suoi 15.8 punti, 8.1 rimbalzi e 8.2 assist, oltre a trasformarlo in una macchina da triple-doppie, ben 11 compresi i playoff, lo hanno reso decisivo sui due lati del campo, anche in postseason. Simmons ha dimostrato maturità perfino dopo una tragica partita da 1 punto contro i C’s, che non ha frenato la sua voglia e il suo talento. Al contrario, la prima scelta del 2017, Markelle Fultz, ha vissuto una delle più assurde stagioni da rookie del passato recente. L’ex Huskies, come scrivono i media americani, “forgot how to shoot“, ha scordato come si tira. Nonostante tutto, nonostante appena 17 partite giocate in tutto, nonostante un impatto relativo tra regular season (7.1 punti in 18.1 minuti) e playoff (1.7 punti in 7.7 minuti), Fultz è diventato il più giovane di sempre a siglare una tripla-doppia e, se dovesse risolvere i problemi alla spalla e ritrovare il proprio jumper dalla media, può risultare un’aggiunta strabiliante per le prossime stagioni.

EMBIID E GLI ALTRI

La grande notizia in casa Sixers è che, dopo aver confermato Joel Embiid per le prossime cinque stagioni a 148 milioni di dollari, tutti grandi nomi a roster possono restare a Philadelphia a costo relativamente contenuto. Il centro del Camerun ha chiuso una stagione straordinaria da 20.2 punti, 7.8 rimbalzi e 2.5 stoppate, diventati 21.4 + 12.6 + 1.8 in una postseason da protagonista assoluto. I tanti infortuni vissuti finora sembrano alle spalle e, con le dovute precauzioni, Embiid è pronto a diventare uno dei giocatori più dominanti della Lega. Resta da capire se Philadelphia sarà in grado di confermare J.J. Redick a costo ridotto, dopo i 23 milioni di dollari sborsati per questa stagione. Dovesse trovare un accordo intorno triennale a 50 milioni, sarebbe una grande conferma per la squadra di coach Brett Brown. Al contrario di quanto fatto con l’estensione da 62 milioni per Robert Covington, poi, i Sixers dovranno accordarsi per un rinnovo contenuto con T.J. McConnell, tra i preferiti di Brown. Dario Saric vive ancora il proprio contratto da rookie, mentre Marco Belinelli ed Ersan Ilyasova sono innesti importanti dalla panchina da provare a confermare.

JAMES E LE STELLE SUL MERCATO

Il vero, grande sogno dei Sixers per provare a rincorrere l’anello non soltanto da protagonisti, ma da favoriti, si chiama LeBron James. Tutt’altro che scontata la sua permanenza ai Cavaliers al termine della stagione, quando sarà free agent.

LeBron James – © 2018 twitter.com/nba
Philadelphia rappresenta una tra le scelte migliori per chiudere al meglio la propria meravigliosa carriera e il Re potrebbe arrivare leader maximo in uno spogliatoio affamato di gloria e vittorie. Lo spazio salariale c’è e, se dovesse sfuggire James, è pronto l’assalto agli altri pezzi grossi a disposizione. Da Paul George, che sembra pronto a lasciare i Thunder, a Kawhi Leonard, da raggiungere dopo aver intavolato una trade con gli Spurs. Mettendo Saric, Fultz e qualche scelta sul piatto, Philadelphia potrebbe assicurarsi una stella di prim’ordine, senza perdere troppo del talento a disposizione, per provare la scalata all’Olimpo. Da non dimenticare, poi, che i Sixers scelgono alla numero 10 al Draft e possono legittimamente pensare di portare in città un prospetto di altissimo livello. 

Il futuro brilla a Philadelphia: saranno da titolo già il prossimo anno?