Jabari Parker torna a casa: biennale con i Bulls

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Jabari Parker era uno degli ultimi free agent di alto livello rimasti ancora senza squadra in questa particolare free agency 2018, fino a ieri sera. Il giocatore infatti ha definito in modo molto amichevole la chiusura del suo contratto con i Milwaukee Bucks ed ha firmato un biennale con i Chicago Bulls.

Ritorno a casa

Jabari non aveva mai nascosto la sua volontà di avere la possibilità di tornare nella squadra della città dov’è nato, e alla prima occasione è stato accontentato: i Chicago Bulls hanno deciso di investire sul giocatore con un contratto di 2 anni da 40 milioni totali, ma con il secondo anno che è una team option. In pratica 1 anno di workout per capire la situazione fisica di Parker, che da quando è stato scelto (con la #2 assoluta) non è riuscito mai ad esprimere tutto il suo potenziale a causa di due legamenti crociati che sono saltati.

Ai Bucks ha giocato poco, la stagione 2016/17 circa 50 partite con una media di 20 punti e 6 rimbalzi in 34 minuti, mentre la scorsa solamente 30 gare (solo 3 da titolare) con 12.5 punti e 5 rimbalzi in appena 24 minuti. Milwaukee durante i suoi infortuni infatti ha costruito una squadra incentrata su Antetokounmpo e la presenza di Parker, tatticamente, era diventata più un problema che una risorsa. Ecco perché la scelta sia della squadra che del giocatore di chiudere l’avventura e provarne una nuova.

Se sano fisicamente…

Come sempre i “se” e i “ma” lasciano il tempo che trovano, in questo caso però il “se” è d’obbligo. Perché se Jabari riuscirà a giocare con continuità e le sue ginocchia non avranno altri problemi, per Chicago potrebbe essere stato un grande colpo, visto che stiamo parlando di un giocatore di appena 22 anni, che ancora deve far vedere tutto il suo potenziale, ma che ha già dimostrato di poter viaggiare a 20 punti di media in NBA. Ai Bulls poi non ci sarà alcuna pressione visto che la franchigia è in pieno re-building e punta forte su un core molto giovane e di prospettiva con appunto Parker che nell’idea di coach Hoiberg dovrebbe partire come small forward titolare, con Kris Dunn e Zach LaVine (fresco di rinnovo milionario) come guardie e Lauri Markkanen e Wendell Carter come lunghi.

Non sarà un’impresa semplice per Hoiberg, perché le caratteristiche di Parker sono un po’ old-style rispetto al basket moderno, ovvero isolamenti, gioco in post passo, tanto mid-range. Tutte cose che vanno in contrapposizione alle squadre vincenti degli ultimi anni (tiro da tre e lay-up).
Gar Forman, GM dei Bulls, però in una intervista a NBA TV ieri sera ha confermato che l’obiettivo dei Bulls era proprio quello di puntare sulla poliedricità dei suoi giocatori: “Jabari è un giocatore molto versatile, che andrà a formare un quintetto con altri giocatori con queste caratteristiche. Ci intriga la sua possibilità di giocare più ruoli, come quella di Zack [LaVine] e di Lauri [Markkanen]. Tutti atleti che possono essere interscambiabili e giocare in più posizioni e in più modi.