La forza dei Warriors? La voglia di vincere di Steph Curry!

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Dopo 3 Titoli NBA in 4 anni e quattro finali giocate consecutivamente ci si aspetta una flessione o comunque un po’ di appagamento in una squadra, o anche un po’ di stanchezza. L’inizio di stagione 2018/19 dei Golden State Warriors invece sta dicendo proprio il contrario. Se è vero che all’interno delle partite la squadra di coach Kerr cade ancora alcune volte nella pigrizia e nell’autocompiacimento, è altrettanto vero che i giocatori sono in grado di ribaltare la situazione velocemente. Uno su tutti Stephen Curry, la vera anima di questa squadra e il protagonista numero 1 di tutti i successi dei Warriors.

Steph è senza ombra di dubbio il giocatore più elettrizzante della Lega ed uno mai esistito prima. A dirlo sono anche le sue statistiche, totalmente irreali.

Nella notte l’ex Davidson si è prodotto in una prestazione che non ha eguali, segnando più di 50 punti in appena tre quarti in gioco con 11 triple segnate su 16 tentativi. Curry pare essere fisicamente al top della forma come raramente era apparso nelle ultime stagioni in cui qualche piccolo infortunio l’aveva condizionato. Le difese non sono in grado di seguirlo per tutto il campo e lui, appena ha un paio di centimetri di spazio, anche da distanze impossibili per gli altri, tira, e molto spesso segna.

Sempre in movimento dicevamo, frutto di una condizione fisica ottimale, ma anche una voglia di incidere continua, una consapevolezza di essere nel miglior momento della propria carriera. Molti giocatori dopo il primo movimento di palla, soprattutto con compagni come quelli che ha Steph, si fermerebbero su un lato e lascerebbero giocare. Invece lui la palla la vuole sempre e anche quando i compagni giocano sull’altro lato si muove sapendo che la difesa è in costante apprensione quando è in campo, in qualsiasi posizione si trovi.
Washington, nella notte, è stata la vittima. Ma non è stata la prima e non sarà di certo l’ultima in questa stagione, visto che Steph pare aver messo in chiaro le cose verso tutti gli altri giocatori: quest’anno per il premio di MVP stagionale c’è anche lui, con l’obiettivo fisso di alzare un altro Larry O’Brien Trophy a giugno per continuare questa Dinastia e diventarne il simbolo.