Milano finalmente assomiglia a un Top Team

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Dopo un paio di stagioni nettamente sotto le aspettative con sconfitte subite in modo, alcune volte, anche imbarazzante, l’Olimpia Milano formato 2018/19 sembra essere diventata un Top Team anche in Eurolega. Il doppio impegno Serie A + Euroleague, molto difficile a livello di gestione delle energie e preparazione delle partite, sembra essere stato finalmente assorbito da giocatori e società e i risultati ne sono la dimostrazione.

L’inizio di stagione

Secondo posto in classifica con 3 vittorie e 1 sconfitta, dietro solo alle imbattute CSKA Mosca e Real Madrid, proprio l’unica squadra finora ad aver superato i milanesi.
La prima vittoria in casa del Buducnost, squadra obiettivamente di livello inferiore aveva fatto intravedere già qualcosa di quella che sarebbe potuta essere la stagione dell’AX Armani Exchange, poi la sconfitta casalinga con il Real non aveva ridimensionato le aspettative visto che per gran parte della gara la truppa di coach Pianigiani era stata avanti nel punteggio. I due “capolavori” di questo inizio stagione però sono stati la nettissima vittoria in casa dell’Olympiacos di coach Blatt, in cui i biancorossi hanno letteralmente dominato 2°, 3° e 4° quarto, e la vittoria in casa di 1 solo punto contro il Khimki, arrivata negli ultimissimi secondi grazie a 3 tiri liberi di Mike James, il giocatore che probabilmente ha cambiato di più la faccia di questa squadra.

Cos’è cambiato?

Sicuramente l’arrivo di giocatori esperti e che avevano già giocato questa competizione ad alti livelli ha aiutato moltissimo. James (20.3 punti, 6.3 assist e 33:42 minuti di media), Nedovic (13.3 punti, 4.7 assist e 32:38 minuti di media) oltre ad un Micov sempre più leader (15 punti, 10/20 da tre 31:21 minuti di media) sono tre giocatori imprescindibili per coach Pianigiani. Sono i creatori del gioco ma anche i migliori realizzatori, giocatori dalle due dimensioni che finora a Milano non c’erano mai stati. Giocatori capaci di creare per se stessi segnando con ottime percentuali e nei momenti che contano, ma anche di coinvolgere i compagni.
L’arrivo di questa coppia di guardie è servito tanto anche per cambiare mentalità alla squadra, che sviluppa un gioco meno individualista e più corale, oltre che in grado di mettere più fisicità in difesa.
Di questo ne ha beneficiato per forza di cose il supporting cast che quest’anno è molto più equilibrato, con giocatori bravi sia nella fase offensiva (Kuzminskas e Brooks), sia in quella difensiva (Gudaitis e Tarczewski), sia nel tiro dalla lunga distanza (Bertans e Della Valle).

Le prossime sfide

Sicuramente è ancora prestissimo per parlare di playoff, ma senza dubbio quest’anno deve essere l’obiettivo di Milano che ha tutte le carte in regola per arrivarci. La stagione di Eurolega è lunghissima e sicuramente complessa, con tante partite ravvicinate e sempre contro squadre di alto livello. Sarà importante quindi per l’Olimpia tenere alta la concentrazione anche contro squadre che magari sono di caratura inferiore, per evitare sconfitte che poi si sono rivelate pesantissime lo scorso anno.
L’arrivo di giocatori esperti dovrebbe servire proprio a questo, ed un roster comunque molto profondo e vario dovrebbe dare la possibilità a Pianigiani di variare in base alle partite. Per poter arrivare, quando la stagione sarà più calda, nelle posizioni di vertice e riportare una squadra italiana a giocarsi partite importanti nella manifestazione più importante in Europa.