Jimmy Butler ai Sixers, la fine di The Process?

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Alla fine Jimmy Butler è stato accontentato, e forse lo sono stati anche i suoi ormai ex compagni ai Timberwolves che mal sopportavano il comportamento tenuto dal giocatore da settembre, quando aveva richiesto di essere ceduto in diretta televisiva. Minnesota ha mandato lui e Justin Patton ai Philadelphia 76ers in cambio di Robert Covington, Dario Saric, Jerryd Bayless e una scelta al secondo giro del Draft 2022.

Butler nuovo leader dei Sixers?

Il processo di crescita iniziato ormai tanti anni fa da Philadelphia con l’acquisto di Butler sembra aver trovato finalmente la sua conclusione. Il suo arrivo porta quel giocatore All-Star esperto capace di prendere per mano la squadra nei momenti decisivi e accompagnarla alla vittoria. O almeno questo è quello che sperano coach Brown e il neo GM Elton Brand, che dopo non essere riusciti a convincere LeBron James e chiudere per Kawhi Leonard, si sono assicurati un giocatore che nell’ultimo periodo è apparso molto controverso, soprattutto a livello caratteriale ed emotivo, ma che resta una guardia solidissima sia in difesa che in attacco e che negli anni è diventato anche un tiratore da tre punti affidabile.
La mossa dei Sixers guarda sicuramente a questa stagione, iniziata un po’ sottotono, in cui l’Est è ancora un territorio di conquista visto che i Celtics non sembrano essere ancora al top della forma, mentre Raptors e Bucks sono le migliori al momento, ma lasciano dei dubbi in ottica playoff. Questa trade però guarda anche ai prossimi anni perché Butler in estate sarà free agent e potrà firmare (pare abbia assicurato ai 76ers che lo farà) un nuovo contratto di 5 anni e 190 milioni di dollari complessivi, ed insieme a Joel Embiid (al primo anno di un’estensione quinquennale da 148 milioni di dollari complessivi) e Ben Simmons (eleggibile ad un’estensione quinquennale al massimo salariale) dovrebbe formare un nuovo Big Three nella Eastern Conference. Un trio che occuperà circa l’80% del salary cap (la partenza di Covington libera 55 milioni di dollari nei prossimi 4 anni, mentre quella di Saric rispettivamente 2.5 e 3.4 milioni di dollari a stagione per i prossimi due anni) ma che dovrebbe dare una sicurezza per il futuro della franchigia.

Coesistenza Embiid-Simmons-Butler da valutare

Se da un punto di vista emotivo Jimmy dovrebbe portare maggiore concentrazione e più concretezza, aiutando il duo di giovani a limare tutti quei comportamenti eccessivi che in campo spesso tolgono lucidità, dal punto di vista tattico l’addizione di Butler non sarà così semplice da assorbire. Dovrà essere bravo coach Brown a mixarlo nel modo giusto visto che l’ex Bulls e TWolves ha dimostrato di essere maggiormente un giocatore da isolamento (in post basso o post medio) che da corsa o transizione. Un po’ come lo è Embiid che ha bisogno di entrare in ritmo giocando spalle a canestro in 1vs1 (con ottimi risultati per altro), ma di sicuro come non lo è Simmons, che dà il meglio di sè quando può correre (a difesa schierata non avendo tiro anche lui si rifiugia spesso spalle a canestro dentro l’area).
Mettere insieme 3 giocatori di isolamento che hanno bisogno della palla in mano per rendere si è visto negli anni non essere semplice, inoltre se Redick molto probabilmente riprenderà il suo posto in quintetto al posto di Covington, resta da capire chi guadagnerà i minuti di Saric che non sembra aver un sostituto al momento.

Fultz sul mercato?

In tutto questo il giocatore che potrebbe risentire di più della trade è Markelle Fultz che si vede arrivare un All-Star nel ruolo che stava occupando al momento. Phila adesso ha tante guardie e pochi minuti da spartire, mentre ha poche ali e tanti minuti da regalare. Possibile quindi che il GM Brand tenga monitorato ancora il mercato per fare qualche altro movimento (Washington ad esempio pare essere ad un punto di non ritorno e potrebbe decidere di liberarsi di alcuni giocatori) e l’unica pedina di scambio interessante, al momento, oltre a delle scelte al Draft è proprio l’ex #1 al Draft dello scorso anno. Le tre stagioni di contratto a circa 30 milioni di dollari complessivi (team option sull’ultimo anno) non spaventeranno di certo potenziali acquirenti, anche perché Fultz non ha ancora convinto ma resta un giocatore intrigante con un potenziale tutto da scoprire.