Real Madrid, CSKA, Efes e Fenerbahce per il trono d’Europa! La preview della Final Four

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Weekend di lusso a Vitoria-Gasteiz, Paesi Baschi, per la Final Four 2019 di Eurolega in cui si assegnerà il titolo di campione d’Europa per club. Per il terzo anno di fila presenti CSKA Mosca, Real Madrid e Fenerbahce, vincitrici rispettivamente nel 2016 a Berlino, nel 2017 ad Istanbul e nel 2018 a Belgrado. Al trio si è aggiunto l’Anadolu Efes Istanbul, protagonista di un’annata oltre le aspettative, sempre a ridosso delle tre corazzate e quindi meritatamente alla Fernando Buesa Arena per giocarsi le chance di trionfo.

Sarà una Final Four con anche una rappresentanza italiana, anche senza l’infortunato Gigi Datome: sarà Nik Melli a tenere alto il tricolore nelle file del Fenerbahce, senza dimenticare il general manager Maurizio Gherardini, mentre nel CSKA Mosca c’è Daniel Hackett, alla prima stagione in Russia.

Il calendario delle Final Four

Tutte le partite saranno trasmesse su Eurosport Player (LIVE e On Demand).

  • Venerdì 15 maggio, ore 18:00: Fenerbahce Beko-Anadolu Efes
  • Venerdì 15 maggio, ore 21:00: CSKA Mosca-Real Madrid
  • Domenica 17 maggio, ore 17:30: finale terzo posto
  • Domenica 17 maggio, ore 20:30: finale primo posto

Anadolu Efes-Fenerbahce Beko

I precedenti stagionali:

Round 4: Anadolu Efes-Fenerbahce Beko 89-83 (Beaubois 17 punti, Moerman 15; Vesely 24, Melli 14)
Round 24: Fenerbahce Beko-Anadolu Efes 84-66 (Sloukas 17 punti, Kalinic 15; Moerman 18, Larkin 13)

La prima semifinale sarà il derby di Istanbul tra Fenerbahce e Anadolu Efes, una prima volta per la Turchia a livello di Final Four. Di fronte due formazioni che si sono divise le sfide in regular season e i trofei fra i confini nazionali: l’Efes ha vinto la Coppa del Presidente (Supercoppa) in finale col Fenerbahce che si è poi rifatto conquistando la Coppa di Turchia. Sarà uno scontro tra due santoni della panchina: Obradovic è all’undicesima Final Four e va a caccia del decimo titolo europeo mentre per Ataman, nonostante la lunga carriera, è soltanto la seconda apparizione dopo la Final Four 2003 di Barcellona alla guida della Mens Sana Siena, chiusa al terzo posto.

A livello di roster, il Fenerbahce dovrà fare a meno di Datome e Lauvergne mentre Vesely e Kalinic non sono al meglio: le garanzie sono Nik Melli, favoloso alla Final Four 2018, e Kostas Sloukas, chirurgico soprattutto nei finali punto a punto. Si attendono conferme da Guduric, in crescita costante durante la stagione, mentre sarà fondamentale l’apporto dei vari Dixon, Green, Duverioglu, Mahmutoglu e Guler per sopperire alle assenze. Dall’altra parte l’Efes ha il dubbio Motum, giocatore molto utile tatticamente per dare qualche minuto al fondamentale Moerman nel ruolo di “4” (36 minuti di media nei playoff, primo davanti ai compagni Micic e Dunston, sopra i 30). Per il resto tutti arruolati in un roster profondissimo con Dunston e Pleiss ad alternarsi come centro e una batteria di esterni pazzeschi, con Larkin e Micic in testa, senza scordarsi Kruno Simon, Beaubois, Anderson e il leader spirituale Balbay.

Come da tradizione il Fenerbahce cercherà di tenere basso il ritmo e puntare sulla forza della propria difesa, la numero 1 per punti concessi (meno di 75 a gara), per contenere il quarto attacco d’Europa, quello dell’Efes. Due formazioni che in comune hanno l’efficacia al tiro da tre: Fenerbahce primo col 43.4%, Anadolu Efes secondo col 40.5%.

Sulla carta il Fenerbahce è favorito perchè è una squadra abituata a questo palcoscenico e perchè ha Obradovic in panchina; l’Efes però ha entusiasmo, un roster lunghissimo e ha la ghiotta chance di approfittare delle assenze e dei problemi fisici dei rivali.

Real Madrid-CSKA Mosca

I precedenti stagionali:

Round 10: Real Madrid-CSKA Mosca 88-93 (Campazzo 23, Fernandez 18; Higgins 24, Clyburn 18)
Round 22: CSKA Mosca-Real Madrid 82-78 (De Colo 21, Higgins 15; Randolph 20, Ayon 11)

La seconda semifinale è una classicissima. Real Madrid e CSKA Mosca hanno conquistato 7 titoli giocando in tutto 28 Final Four: per i moscoviti sarà la 19esima, l’ottava di fila, mentre per i blancos, campioni in carica, sarà la terza consecutiva, la settima negli ultimi 9 anni. La squadra di Itoudis e quella di Pablo Laso si sono sfidate in semifinale anche nel 2018 a Belgrado: il Real si impose 92-83 con 16 punti di Luka Doncic. In stagione regolare il CSKA ha vinto entrambe le partite e arriva alla Final Four con la sensazione che non abbia ancora dato tutto come in passato, ma che abbia ancora delle carte da giocare perchè in tanti, Itoudis in primis, potrebbero essere all’ultimo ballo con i colori dell’Armata Rossa.

Il Real Madrid ritrova Llull dopo l’infortunio che lo ha escluso dal playoff col Panathinaikos e sarà fondamentale per dar man forte a Carroll, Fernandez, Causeur e soprattutto Campazzo contro la talentuosissima batteria di esterni del CSKA, capeggiata da De Colo e dall’ex Sergio Rodriguez, senza scordarsi Daniel Hackett, fondamentale come arma tattica e possibile numero “3” in quintetti piccoli. I russi potrebbero avere vantaggio sulle ali, dove Higgins e Clyburn brillano dopo una stagione eccellente, hanno Peters e la fisicità dei russi Kurbanov e Antonov, mentre il Real ha poco oltre a Taylor e Deck. Discorso opposto sui lunghi: il Madrid è favorito, col gigante Tavares e Ayon a farla da padroni nel pitturato, il leggendario Reyes per qualche minuto di qualità, e i duttili Randolph e Thompkins che possono anche colpire da fuori. Il CSKA ha poco oltre a Hunter e Hines, dato che Bolomboy e Vorontsevich non hanno troppi minuti da Itoudis: infatti nella serie col Baskonia i russi hanno concesso il 59% al ferro, non una buona indicazione considerato che in stagione il Real ha tirato col 69% nei pressi dell’anello.

Si preannuncia una sfida spettacolare visto che di fronte ci sono i due dei tre migliori attacchi di Eurolega, il CSKA secondo (86.5 di media) e il Real terzo (85.4), alle spalle di Milano (87.2 a gara). Sulla carta il Madrid potrebbe essere favorito perchè ha dimostrato di saper gestire meglio questo tipo di gare e per la pericolosa tendenza al “suicidio” dei russi, ma stavolta il CSKA potrebbe spuntarla, forte di un pacchetto guardie-ali davvero incredibile e completo.