Dopo Virtus Roma e Fortitudo Bologna, la Serie A ritrova anche Treviso!

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È Treviso la terza squadra promossa in Serie A. La compagine veneta va a completare il terzetto, con Fortitudo Bologna e Virtus Roma, delle grandi piazze del basket italiano che ritornano nel primo campionato nazionale, dopo anni di difficoltà e battaglie.

Treviso promossa in Serie A © 2019 Facebook/Trevisobasket

La squadra del presidente Vazzoler, dopo anni di delusioni in post season, riesce finalmente a centrare l’obiettivo promozione, conquistando la Serie A passando dai playoff, quei playoff che nelle passate stagioni l’avevano vista uscire sempre a testa bassa. Era dalla stagione 2015/16, quella dell’accorpamento tra A2 Gold e Silver, che Treviso, dopo ottime regular season, perdeva la bussola non riuscendo ad arrivare in fondo.

Quest’anno invece, dopo una stagione regolare più o meno in linea con gli obiettivi stabiliti in estate, pur non riuscendo a tenere il passo della corazzata Fortitudo Bologna, Treviso è riuscita a conquistare un più che dignitoso secondo posto, che le ha assicurato il vantaggio del fattore campo durante i playoff. Playoff che, a differenza dell’altra finalista Capo d’Orlando, hanno messo più volte la squadra di coach Menetti con le spalle al muro, ma ogni volta Imbrò e compagni hanno saputo reagire da grandissima squadra, dimostrando tutta la loro determinazione a riportare Treviso lì dove merita e da dove manca ormai da troppo tempo. Fino ad arrivare alla serie finale, indubbiamente caratterizzata dall’infortunio di Triche, per tutta la stagione giocatore determinante per le sorti di Capo d’Orlando. Ma ciò non significa che Treviso abbia conquistato la Serie A solo grazie alla sfortuna degli avversari, perché se si parla di sfortuna Menetti ha dovuto fare a meno di Giovanni Tomassini, che quest’anno non ha mai giocato (infortunatosi nuovamente quando stava per rientrare), e di Eric Lombardi, mancato nelle fasi decisive della stagione. Sicuramente con Triche sarebbe stata una serie diversa, ma Treviso ha dimostrato, nell’arco di tutta la stagione, di meritare ampiamente il traguardo raggiunto, e la Serie A non vedeva l’ora di riabbracciare un’altra delle piazze che l’hanno resa grande anche in Europa.

L’ultimo volta che Treviso aveva preso parte a un campionato di Serie A correva la stagione 2011/12, chiusa all’11esimo posto, a cui fece seguito il passo indietro dello storico sponsor Benetton, che di fatto costrinse la società ad abbandonare l’attività agonistica senior per dedicarsi esclusivamente al settore giovanile. Scompariva così una delle realtà più gloriose della pallacanestro italiana, con un palmarès che include: 5 Campionati italiani, 8 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, 2 Coppe Saporta, oltre a diversi piazzamenti illustri in Eurolega e in Eurocup.

Ma in una città come Treviso non è pensabile vivere senza pallacanestro. Tant’è che, subito dopo la rinuncia di Benetton, alcuni suoi ex giocatori tra cui Riccardo Pittis e Claudio Coldebella costituirono il Consorzio Universo Treviso, attraverso il quale diedero vita, sotto la presidenza di Paolo Vazzoler, a un sodalizio che oggi può vantarsi di aver riportato Treviso tra le grandi d’Italia.

E ora cosa dobbiamo aspettarci da Treviso? Vale lo stesso discorso fatto per la Fortitudo Bologna: è impensabile che squadre del genere, seppur al primo anno di Serie A, puntino all’obiettivo minimo della salvezza. Treviso potrebbe essere la mina vagante del prossimo campionato, sfruttando la già solida intesa dei tanti giocatori sotto contratto anche per la stagione 2019/20: oltre ai due americani Logan e Burnett, potrebbero rimanere alla corte di Max Menetti anche Imbrò, Tessitori, Alviti, Severini, Uglietti e Chillo. Una roster già quasi completo ma tutto da testare nel massimo campionato, ovviamente con l’aggiunta di almeno altri tre stranieri. Non è da escludere però l’approdo al PalaVerde di Leonardo Candi, in forza a Reggio Emilia, dove ha già lavorato con coach Menetti.