NBA Draft 2019: R.J. Barrett

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Con Zion Williamson e Ja Morant che quasi sicuramente verranno selezionati nelle prime 2 posizioni del Draft NBA, i New York Knicks alla 3 è quasi sicuro vireranno verso R.J. Barrett, autentico gioiello di Duke, che può vantare un talento puro e tutte le caratteristiche che servono per essere importante anche in NBA nella sua posizione:

R.J. Barrett (PG, Duke University) – 201cm, 91kg– 22.6 PPG, 7.6 REB, 4.3 AST

Punti forti

Finishing e voglia d’attacco: se c’è una cosa che Barrett sa fare è mettere a segno punti. Il prodotto del Team Canada è un altro mancino bravissimo nell’attaccare il ferro, più fisico di Morant e più fluido di Williamson. Già un maestro nel footwork, sta perfezionando uno euro-step alla Ginobili grazie alla lunghezza delle sue leve.Deve crescere dal punto di vista fisico ovviamente, ma se dovesse diventare solido nella parte alta del corpo, Barrett potrebbe diventare un giocatore difficile da fermare attorno al ferro.
Midrange e transizione: Barrett dispone già di un feeling abbastanza evoluto per la sua età nel tiro dalla media distanza. Grazie al suo equilibrio riesce a mettere a segno tiri difficilissimi anche se difeso in maniera soffocante. Diventa ancora più pericoloso quando riesce a prendere il rimbalzo (7.6 a partita) per condurre la transizione e sorprendere la difesa avversaria.
Playmaking e difesa: prima di arrivare a Duke, Barrett è sempre stato la prima opzione in attacco, ma giocando al College le cose sono cambiate. Barrett ha avuto difficoltà all’inizio ad adeguarsi, ma pian piano ha dimostrato di poter fare anche il playmaker, avendo un buon feeling per il gioco. In difesa è uno dei giocatori più promettenti degli ultimi anni se guardiamo la sua abilità nell’uno contro uno e il suo fisico. Non sarebbe da sorprendersi nel vederlo nel First Team All-Defense oppure DPOY. Dovrà migliorare tanto nella difesa dal lato debole, dove troppo spesso si addormenta.

Punti deboli

Difficoltà con la mano destra: come tanti mancini, Barrett ha difficoltà con la mano destra, tanto che non attacca quasi mai su quel lato, finendo ogni tiro con la mano sinistra. Certamente dovrà migliorare tantissimo in questo aspetto, ma rimane una delle cose su cui è più facile ottenere risultati con il lavoro della offseason.
Tiro da tre: rimane uno dei misteri più indecifrabili il tiro dalla lunga distanza di RJ. 30.8% non fa ben sperare, visto che si tratta di numeri normalmente associati ai lunghi e non alle guardie. Dal Punto di vista meccanico non sembrano esserci problemi gravi, ma Barrett dovrà dimostrare velocemente di segnare da tre, sennò potrebbe pesare non poco sul modo di difendere da parte dei suoi avversari in NBA.
Scelta di tiro: “L’unica differenza tra un buon tiro e uno cattivo è se entra o no”. Parole di Charles Barkley che si sposano perfettamente con lo stile di RJ Barrett. È un brutto vizio del giocatore canadese quello di prendere tiri difficili in momenti dove non è necessario, forzando troppo spesso e prendendo delle scelte sbagliate.

Confronto NBA: Jalen Rose

Squadre che necessitano del giocatore: Knicks, Suns, Cavaliers