NBA Draft 2019: Zion Williamson

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Con il Draft NBA sempre più vicino, è arrivato il momento di analizzare i dieci giocatori inseriti nel Mock Draft di Basketcaffe. Uno sguardo ai futuri talenti NBA, con dettagli sullo stile di gioco, statistiche, comparazioni con giocatori NBA e le squadre che necessitano del giocatore.

Nella #1 del nostro Mock Draft non poteva che esserci ovviamente Zion Williamson, candidato unico alla Prima Scelta Assoluta 2019.

Zion Williamson (PF, Duke University) – 201cm, 129kg – 22.6 PPG, 8.9 REB, 2.1 AST

Non c’è Mock Draft che non inizi con il giocatore più entusiasmante che la NCAA abbia mai visto. Zion ha fatto dimenticare il fatto che ai tempi delle superiori veniva visto come sovrappeso e solo capace di schiacciare, mettendo a segno una stagione a dir poco storica che lo ha catapultato senza discussione al top dei ranking degli scout.

Punti forti

1. Transizione: Zion si esalta quando può utilizzare la sua velocità e forza fisica nella transizione, da playmaker o da finisher; con il suo debutto nella NBA potrebbe già da subito essere uno dei giocatori più forti e atletici presenti.

2. Sotto canestro: già incredibilmente forte per la sua altezza e l’età, Zion riesce a combinare questi doni con una velocità impensabile per un’ala forte. Il suo atletismo irreale gli permette di concludere a canestro, soprattutto quando può attaccare frontalmente. Senza dubbio il miglior giocatore per finire sotto canestro in questo draft, anche se sarà da testare contro il livello atletico della NBA.

3. Playmaking e Difesa: 2.1 assist a partita sembrano pochi per un giocatore che comunque in NBA verrà spesso raddoppiato e potrebbe fungere anche da point forward. Ma grazie al suo ball-handling e una lettura del gioco evoluta per la sua età, questi numeri sembrano destinati senza dubbio a crescere rispetto al College.
In difesa si prospetta come un possibile pilastro nei quintetti All-Defense futuri: la sua mobilità e gli spostamenti laterali infatti gli permettono di cambiare anche su tutti gli esterni, mentre la fisicità e l’atletismo lo rendono efficiente anche a difendere il canestro contro avversari più alti di lui.

Punti deboli

1. Tiro da fuori: 33.8% da tre non è un numero terribile, anzi: mettendolo a paragone con RJ Barrett (30.8% da tre) sembra anche ad un buon punto per uno con la sua struttura fisica. Nella NBA moderna, però, serve la capacità di tirare da fuori e Zion si dovrà adattare e dovrà migliorare la sua fluidità e la sua pericolosità dall’arco.

2. Gioco in post: grazie alla sua fisicità, Zion non ha mai dovuto sviluppare un vero e proprio gioco vicino al ferro. Questa sarà una cosa sicuramente da migliorare se vorrà essere un top scorer nella NBA giocando contro difensori più alti e rim protector ad esempio come Capela, Allen e Gobert.

3. Cura del fisico: il famoso incidente della scarpa rotta in Duke-UNC può essere considerata una casualità, ma un giocatore che si basa talmente tanto sulla sua fisicità deve essere molto prudente nella gestione del proprio fisico, così come nel riuscire a plasmare un corpo capace di assorbire i tanti contatti e la stanchezza della stagione NBA, senza però perdere in elasticità e rapidità.

Confronto NBA: lo ha detto perfettamente già Jim Boeheim, allenatore di Syracuse: “È come Charles Barkley, eccetto che tira meglio … e non è grasso

Squadre che necessitano del giocatore: tutte