“Young” Pesaro, serve una scossa: è arrivato il momento di vincere

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Tra Serie A e Serie A2 è rimasta solo una squadra ancora a secco di vittorie: la Victoria Libertas Pesaro. È cambiato praticamente tutto da quei gloriosi anni ’80, durante i quali i marchigiani conquistarono due scudetti, precisamente nelle stagioni 1987/88 e 1989/90. Il nuovo millennio, e più in particolare l’ultimo decennio, ha invece visto i bianco-rossi sempre in affanno, spesso in lotta fino alle ultime giornate della regular season per conquistare l’obiettivo minimo della salvezza (miglior risultato degli ultimi sette anni un 12esimo posto della stagione 2015/16). Salvezza che, ad oggi, purtroppo per i tifosi pesaresi, sarebbe un grandissimo traguardo anche per questa stagione.

VL Pesaro, Serie A 2019-20© 2019 foto facebook.com/VictoriaLibertas

La sfida che la società marchigiana, volente o nolente, si è presa in carico in estate non sarà certo semplice da vincere: un roster giovanissimo, a partire dal 35enne coach Federico Perego, passando per il 19enne estone Henri Drell e i suoi coetanei italiani Paul Eboua e Federico Miaschi, che rappresentano gli attori principali di una sfida tanto intrigante quanto audace, sono la risposta reale di una società storica alle tante critiche mosse al movimento cestistico italiano, spesso accusato di non dedicare la giusta attenzione alla crescita dei giovani. Il rischio più grande in questi casi è quello di dare spazio ai giovani senza però ottenere i risultati sperati.

In questo caso però, sul banco degli imputati sono saliti i “senior”. Se Barford e Chapman si stanno dimostrando all’altezza, non si può dire lo stesso di Zach Thomas (10ppg, 4.7rpg, 2apg) e del playmaker serbo Vasa Pusica (10.2ppg, 3.8rpg, 2.2apg), le cui performance sono state giudicate dai più al di sotto delle aspettative, e per i quali la società potrebbe presto ricorrere al mercato. Per ora sono stati fatti sondaggi esplorativi per i lunghi Eric Moreland e Marko Banic, con l’idea di spostare Chapman a giocare da 4.

La strada è in salita, ma questo era troppo facile da ipotizzare. Il 15esimo posto, l’ultimo utile per rimanere in Serie A, attualmente occupato da Trieste, dista già 4 lunghezze, e Mussini e compagni non possono rimanere a guardare ancora per molto. L’aspetto positivo però è che Pesaro è una squadra che lotta, contro qualsiasi avversario, nonostante qualche errore di troppo; è una squadra che segna oltre 80 punti di media a partita, e in quattro occasioni su sette ha perso con uno scarto inferiore o uguale ai 10 punti. Il primo successo stagionale potrebbe essere proprio dietro l’angolo, come sottolineato dal ds Stefano Cioppi.

Sono quindi abbastanza maturi i tempi per assistere alla prima vittoria stagionale di questa Pesaro junior? L’occasione giusta potrebbe essere il posticipo della nona giornata sul campo della sorprendente Virtus Roma?