L’uragano Devonte’ Graham: da sconosciuto a certezza degli Charlotte Hornets

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Le ambizioni all’inizio della stagione NBA per gli Charlotte Hornets erano pari a zero, con la partenza di Kemba Walker ed essendo stati etichettati da tutti come la peggiore squadra della Lega, nel North Carolina ci si aspettava una stagione caratterizzata da molte sconfitte e pochissime vittorie. Le prospettive per la franchigia di Michael Jordan non potevano che essere negative e con una roster sicuramente non all’altezza, con le uniche eccezioni di Terry Rozier e Nicolas Batum, il ruolo del coaching staff di James Borrego sarebbe stato fondamentale per non rendere Charlotte una semplice comparsa nel corso della lunga stagione. I risultati di questa prima parte di stagione hanno superato però le più rosee aspettative per gli Hornets, la franchigia del North Carolina è arrivata infatti fino alla nona posizione della Eastern Conference, a sole due vittorie dall’ultima posizione valida per i playoffs, piazzamento che per gli Hornets fino a settembre sembrava solo un lontano miraggio e questi sorprendenti risultati di squadra fino ad ora ottenuti sono arrivati non solo per il lavoro dello staff tecnico di coach Borrego, ma in particolar modo per le prestazioni di Devonte’ Graham, diventato in pochi mesi il vero trascinatore della squadra.

Devonte’ Graham, Charlotte Hornets © AP Photo/Bob Leverone

Devonte’ Graham ha rappresentato una vera sorpresa per gli Charlotte Hornets, specialmente dopo l’anno da rookie in cui aveva giocato solo 46 gare con un minutaggio di appena 14.6 minuti a partita. Dopo l’addio di Kemba Walker in estate, la franchigia di MJ era alla disperata ricerca di un punto di riferimento per la squadra e grazie all’inaspettata esplosione di Graham, Charlotte è riuscita in davvero pochissimo tempo a sopperire alla partenza del loro miglior giocatore. Graham ha dimostrato fin dall’inizio della regular season grande personalità e grande carattere, riuscendo a farsi un nome all’interno della Lega e occupando con grande naturalezza lo spazio lasciato da Walker nei meccanismi di gioco della squadra. Non solo è diventato uno dei migliori e più importanti giocatori, soprattutto sotto il punto di vista tattico, degli Hornets ma è diventato anche il miglior realizzatore della squadra, dimostrando numeri davvero straordinari dall’inizio della stagione: 19.4 punti, 7.4 assist e 3.8 rimbalzi a partita di media in un minutaggio di quasi 34 minuti a sera. L’improvvisa maturazione di Devonte’ Graham ha sorpreso davvero tutti, il ragazzo proveniente da Raleigh, North Carolina ha voluto mostrare infatti che con sacrificio e con il duro lavoro si riescono a raggiungere grandissimi risultati, soprattutto dopo un primo anno in cui pochissimi si erano resi conto della sua presenza nel roster degli Charlotte Hornets. Sotto gli occhi di tutti sono anche gli incrementi in qualsiasi voce statistica, a partire dai minuti giocati fino alle sue percentuali al tiro, che rappresentano il vero punto di forza di Devonte’ Graham, il quale sta viaggiando con una percentuale da oltre l’arco dei tre punti superiore al 39%, addirittura maggiore rispetto a quella complessiva dal campo (38%).

In questa prima parte di regular season Graham si è dimostrato infatti un tiratore micidiale, riuscendo a mandare a segno più di 150 triple dall’inizio della stagione e tentando più di 9 triple di media a partita, più della metà delle quali non sono assistite dai compagni, statistica che evidenzia la sua capacità nel crearsi dei tiri direttamente dal palleggio. Tutto ciò constata il fatto che Devonte’ Graham sia ad ora uno dei migliori tiratori da tre punti della Nba, precisamente il quarto per triple realizzate dietro Harden, Buddy Hield e Karl-Anthony Towns. La point guard di Charlotte è divenuta inoltre in poco tempo una delle più efficienti e pericolose della Lega partendo da situazioni da palleggio, insieme ad Harden, Lillard e Trae Young, l’imprevedibilità dal palleggio è infatti una delle sue migliori capacità tecniche, essendo in grado di distribuire assist in maniera creativa, istintiva dimostrando al contempo grande padronanza dei propri mezzi. Devonte’ Graham è riuscito fin da subito ad inserirsi nei meccanismi di coach Borrego, il quale ha affermato che all’interno del suo sistema offensivo è perfetto per il suo stile di gioco sfrontato e senza paura, ora Graham si sente infatti più sicuro e fiducioso delle proprie capacità e ciò deriva dal fatto che molti abbiano dubitato nella passata stagione delle sue abilità e potenzialità. Oltre alle doti tecniche, Graham grazie alla sua personalità ha portato nell’ambiente degli Hornets entusiasmo e leadership, qualità che lo rendono al momento un serissimo candidato al premio di Most Improved Player of the Year.

Il rendimento di Graham è stato un crescendo di sera in sera, ma la partita della svolta è stata sicuramente quella contro gli Indiana Pacers in cui ha segnato 35 punti con il 44% dalla lunga distanza, da quel momento in poi non si è più voltato indietro continuando a fornire grandi prestazioni come quella contro Golden State in cui ha segnato 33 punti eguagliando anche il record di franchigia di Kemba Walker per aver realizzato 10 triple in una sola partita, mentre il career high di Devonte’ Graham è arrivato invece durante la partita contro i Brooklyn Nets, in cui ha messo a segno 40 punti. Tutte queste grandi prestazioni oltre ad aver messo in guardia le difese della Nba hanno fatto diventare Graham un giocatore imprescindibile per Charlotte e per coach Borrego, la tenacia ed il carattere combattivo sono stati fondamentali per i miglioramenti che è riuscito ad ottenere in questi mesi e senza alcun timore è riuscito a raccogliere l’eredità di Walker. Nonostante il record della squadra registri solo 15 vittorie in 43 partite, Charlotte si trova in una posizione di classifica, in cui mai si sarebbe aspettata di trovarsi al giro di boa della regular season e questo può far rendere migliori le aspettative future della squadra. Naturalmente gran parte del merito va dato al numero 4, che si è fatto trovare pronto, cogliendo l’opportunità nel momento perfetto in cui gli si è presentata davanti e facendo decollare la propria carriera.