A 35 anni si può ancora dominare? Chiedetelo a Wunderdirk…

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Dopo 16 anni di carriera NBA, nella passata stagione per la prima volta Dirk Nowitzki ha dato la sensazione a tutti di vivere l’inizio del declino che poteva far pensare a tutti ad un suo possibile ritiro. I segnali erano tangibili nelle sue statistiche (17 punti di media), i numeri più bassi degli ultimi 10 anni della sua fantastica carriera esaltata dal titolo di MVP stagionale raggiunto nel 2007. A giustificare quei numeri le scusanti erano tante, fra le quali l’intervento al ginocchio di due estati fa che gli aveva fatto saltare 29 delle 82 partite di regular season e la sensazione di vedere non più quel giocatore dominante che avevamo osannato negli anni passati.

Quando però ci si trova di fronte ad atleti dotati oltre che di un talento smisurato di un’attitudine al lavoro quasi maniacale e sempre pronti a lavorare per migliorarsi, la stagione passata per Dirk è stata come una scossa per lavorare duro in estate in modo tale da presentarsi al meglio all’inizio di questa season. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: in 47 gare finora disputate il numero 41 viaggia a 21.6 punti a gara col 48% dal campo (quarta migliore percentuale della sua carriera), a cui aggiunge il 39% da tre raccogliendo 6 rimbalzi e smazzando quasi 3 assist ad allacciata di scarpe. Questi numeri, di per se già fenomenali, nascondono la vera essenza di Wunderdirk, la sua innata leadership, la capacità che hanno alcuni atleti di elevare con la propria presenza il livello dei propri compagni, ed in questo fattore il tedesco è un vero e proprio maestro. Il titolo del 2011 ne è un esempio.

In questa stagione Nowitzki si è tolto anche alcune soddisfazioni personali quali l’aver superato English ed essere diventato il 13esimo miglior marcatore della storia lega con oltre 26mila punti, e aver realizzato per la 19esima volta in carriera una prestazione da almeno 40 punti nella vittoria contro i Pelicans.

La ciliegina sulla torta di una stagione finora estremamente positiva è il fatto che i suoi Dallas Mavericks sono in piena lotta playoff, attualmente in ottava posizione, anche se Grizzlies, Timberwolves e Nuggets sono in agguato.

Nowitzki è considerato da molti il miglior europeo che sia sbarcato oltre oceano (secondo solo all’immenso Petrovic), dimostrando a tutta la NBA che quel ragazzone di 213 cm può ancora dire la sua in una lega che nella passata stagione iniziava a porsi delle domande sul suo possibile declino, cosa che al momento sembra ancora abbastanza lontano.

11 COMMENTS

  1. Io quando si parla di Nowtizki sono la persona meno obiettiva sulla terra.Da tifoso Mavs,posso solo ringraziare Dirk per quello che ha dato la franchigia,per questa fedeltà innata.Da ricordare i playoff 2011,quando insieme a degli onesti comprimari ha vinto un titolo,giocando in modo leggendario:gara 1 contro i Thunder da 48 punti da incorniciare.Dopo i playoff 2007 pensavo che non potesse essere una stella,ma un gran secondo (alla Pippen),invece mi ha completamente smentito.Per me e’ancora un top 25 NBA ed e’la seconda miglior ala grande della Lega (dietro ad Aldridge ma alla pari di Blake)

  2. Curioso di sapere cosa farà a fine stagione: preferirà restare a Dallas per senso di appartenenza oppure andrà in una contender per provare a strappare un secondo titolo?

    • Penso che rimarrà a Dallas,E’troppo attaccato alla franchigia, ha già avuto parecchie opportunità di andarsene negli anni precedenti al titolo ma non l’ha fatto

      • Perché c’era la possibilità che arrivasse un altro All Star (Williams, Howard, ecc). Adesso i Mavs sono “bloccati” con Ellis e Calderon come back-court, hanno bisogno di una SF per sostituire Marion e sono senza centri, se poi ci aggiungiamo che perdono anche Carter e quindi sono senza panca…

        Non dico che se ne andrà sicuramente ma Dirk fisicamente è ancora una macchina e come secondo violino può fare la differenza anche nel 2015. Credo che in qualunque franchigia (con già un All Star) vada, la possa rendere una contender.

        • Mi sono spiegato male…Dirk ha avuto possibilità anche prima del 2011 di andarsene,ma se è rimasto allora,non vedo perché adesso debba andarsene.Sul discorso del secondo violino sono d’accordissimo.

          • Perché non ha alcuna speranza di vincere il titolo se rimane con i Mavs e ci sono un sacco di squadre che hanno spazio salariale per firmare 2 FA di spessore e scelte alte al draft?

          • Si,ma io lo vedo come una bandiera.Per me non vuole andarsene,non se ne e’andato quando le cose andavano male (es.2007),dopo che ha vinto il titolo penso voglia restare

          • Perché nel 2006-2007-2008 aveva una squadra buona, possibilità di richiamare FA decenti e lui era più giovane.
            Adesso ha 36 anni, la squadra non è abbastanza forte per giocarsela con le corazzate dell’ovest, le prospettive di attirare FA sono molto basse, quelli a roster non sono adatti per vincere (Ellis e Calderon difensori molto scarsi) e precludono l’arrivo di FA buoni nel back-court. Aggiungo anche che stavolta andrebbe via da vincente (titolo 2011) e non da perdente. Vuoi altre motivazioni?

            Detto questo, come già detto, se restasse potrebbe battere record restando l’idolo della città ma spero se ne vada perché vederlo vivacchiare “in the middle” non rende merito ad un giocatore che, a 36 anni, potrebbe ancora fare la differenza.

          • Ema non mi devi convincere,vedo i Mavs tutte le notti e so benissimo che non si vince (e ‘già tanto se si fanno i playoff a ‘sto giro) dico solo che per me Dirk vorrebbe restare,poi ovvio che come tutti i professionisti vuole avere la certezza di vincere (o almeno possibilità) ma per rimane un Mavs a vita, E’molto legato alla città

  3. Il kartofen e’ una sicurezza voglio uscire un po’dal seminato ho letto che Ainge per liberare spazio salariale vorrebbe
    cedere Green e Bradley due buoni giocatori per prendere chi?Come siamo messi male.

    • Bradley è in scadenza e ha già rifiutato un rinnovo. cerca di scambiarlo prima di perderlo gratis. Green sta deludendo, è un buon giocatore ma a quest punto ha dimostrato di essere una stella. Però ha mercato. A noi servono stele non buoni giocatori (quelli ce li abbiamo), quindi scambi chi ha mercato…

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