Free agency in arrivo: LeBron James e George aspettano Kawhi Leonard. Lakers o altrove?

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Kawhi Leonard – © 2017 Kelvin Kuo-USA TODAY Sports

Domenica, allo scoccare della mezzanotte a New York, le 6 del mattino in Italia, scatta la free agency NBA. Il mercato promette spettacolo, tutti aspettano di vedere dove firmerà LeBron James, e da lì l’effetto domino che verrà generato, con Paul George, Chris Paul, Clint Capela, DeAndre Jordan e tutti gli altri. Sembra però che LeBron e PG non vogliano essere i primi ma stiano attendendo news riguardanti Kawhi Leonard: l’All Star ha già fatto sapere di voler lasciare San Antonio, è noto a tutti, e gli Spurs stanno trattando su vari fronti per capire con cui imbastire uno scambio.

Non è un mistero che Kawhi voglia tornare a casa, a Los Angeles, per cui i Lakers sono la sua preferenza (i Clippers come remota alternativa…). In corsa però ci sono anche 76ers e Celtics, destinazioni che gli Spurs preferirebbero visto che così Leonard sarebbe a Est e non rinforzerebbe una concorrente, o potenzialmente tale, come i gialloviola. La pressione pare tutta su Magic Johnson e Rob Pelinka perchè i Lakers hanno bisogno di tornare in alto e il sogno LeBron necessita di una scintilla per essere concretizzato. Quella scintilla si chiama Kawhi Leonard…

L’offerta dei Lakers

La proposta messa sul piatto dai gialloviola sembra quella più gustosa, con Brandon Ingram (n.2 del Draft 2016), Kyle Kuzma, Josh Hart, magari Julius Randle, e delle prime scelte future al Draft, addirittura tre. Sembra che per arricchire la proposta i Lakers stiano cercando di avere un’altra prima scelta dai Denver Nuggets e siano disposti ad accollarsi un contrattone tra quelli di Faried, Chandler e Arthur. Non si parla di Lonzo Ball, giocatore che gli Spurs non vogliono.

L’offerta dei 76ers

Philadelphia è forse la squadra che ha più bisogno di Leonard per completare il puzzle con Embiid e Simmons. L’offerta dei 76ers prevede Covington, Saric e la prima scelta non protetta del 2021 (degli Heat via Suns), quindi niente Markelle Fultz. Una proposta a dire il vero poco interessante perchè non permette agli Spurs nè di restare competitivi, nè di guardare al futuro in modo sereno visto che sia Saric, sia Covington, sono dei role players, nulla di più.

L’offerta dei Celtics

Boston è l’interlocutore ideale perchè ha giocatori giovani – Tatum, Brown e Rozier – e scelte future al Draft – potenzialmente 4 nel 2019, compresa la loro. Escludendo la possibilità di scambiare Kyrie Irving nonostante qualche voce messa in giro, il GM Danny Ainge pare abbia messo il veto su Tatum e non sia disposto a cedere nemmeno Brown e la prima scelta dei Kings (protetta solo se numero 1): i Celtics vogliono Leonard ma senza svenarsi perchè hanno dubbi sul recupero fisico e soprattutto sul fatto che Kawhi non voglia legarsi a lungo temine (nel 2019 potrà diventare free agent). Per questo Boston potrebbe mettere sul piatto Morris, il rookie Robert Williams, Yabusele e una o due scelte, ma non altro.

Effetto domino con LBJ e PG

Lo spostamento o meno di Leonard è praticamente decisivo per le successive firme di LeBron James e Paul George, entrambi ufficialmente free agent e fuori da vincoli contrattuali con Cavs e Thunder rispettivamente. I Lakers hanno bisogno di prendere Kawhi perchè sarebbe il biglietto da visita per convincere LeBron (forse è già convinto di suo…), a cascata anche George andrebbe a Los Angeles, lui che è di casa e non ha mai nascosto il sogno di giocare per quei colori. Non andasse così, non è escluso che LeBron vada comunque ai Lakers, la destinazione più probabile (in corsa anche Cavs e 76ers), mentre George potrebbe restare ai Thunder.