Messina abbandona il sogno NBA: proverà a rilanciare l’Olimpia Milano

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Ettore Messina – © 2019 Olimpia Milano

Ettore Messina torna aldiqua dell’oceano e allenerà l’Olimpia Milano! Il club di Giorgio Armani ha risolto consensualmente l’accordo con Simone Pianigiani dopo due stagioni e ha deciso di lanciare un nuovo e ambizioso ciclo con a capo l’ex ct della Nazionale che, oltre ai panni di coach, vestirà anche quelli di presidente delle “basketball operations”.

Per il 59enne allenatore nato a Catania ma cresciuto a Mestre è un ritorno in pompa magna in Europa dopo 5 stagioni in NBA al fianco di Gregg Popovich ai San Antonio Spurs: la sua occasione per diventare head coach però non è mai arrivata e così non poteva rifiutare l’offerta dell’AX Armani Exchange, club che punta su di lui per fare l’ultima salto soprattutto a livello di Eurolega, dove manca i playoff da 2014.

L’NBA resta un sogno…

Nonostante le 5 stagioni nello staff tecnico di Gregg Popovich, e l’annata 2011-12 da consulente dei Lakers con Mike Brown, Ettore Messina non ha mai avuto la chance di diventare head coach nella NBA. Sembrava sempre sul punto di avere una panchina ma poi non si è mai concretizzato nulla, tanto che Igor Kokoshkov, serbo, è diventato il primo allenatore non americano in NBA, seppur per una sola stagione con i Phoenix Suns nel 2018-19 dopo una lunga gavetta.

Il palmarès a livello europeo e la vicinanza con Popovich però non sono bastate: nell’estate 2016 sembrava destinato ai Lakers, spinto persino da Kobe Bryant, ma poi prevalse Luke Walton; lo stesso Walton lo ha battuto anche qualche mese fa nella corsa alla panchina dei Sacramento Kings del post Joerger. La scorsa estate è stato ad un passo da varie panchine, da quella degli Hornets a quella dei Bucks, che hanno scelto altri due ex Spurs come Borrego e Budenholzer, e persino da quella dei Toronto Raptors, perdendo proprio al fotofinish il ballottaggio con Nick Nurse! Si è sempre detto che per lui ci sarebbe stata la grande occasione con San Antonio nel post Popovich, ma con con ‘Pop’ deciso a proseguire, Messina si era stancato ed era pronto per i Cleveland Cavaliers: nada anche stavolta visto che in Ohio gli hanno preferito un “esordiente” a livello NBA come John Beilein, ex Michigan University.

Evidentemente Messina ha pagato il fatto di essere europeo (e questo, purtroppo, pesa tantissimo), di non avere un background e una “gavetta” a livello NBA, e di essere probabilmente un allenatore “poco malleabile” all’interno di spogliatoi dove i giocatori e le star hanno sempre e comunque la precedenza, tranne in rarissimi casi (vedi Spurs…).

Milano vuol tornare grandissima

Il secondo anno si rivela ancora fatale per il coach dell’Olimpia Milano: dopo Sergio Scariolo (2011-2013), Luca Banchi (2013-2015) e Jasmin Repesa (2015-2017), anche l’era di Simone Pianigiani si è chiusa. Come i suoi due ultimi predecessori, l’allenatore senese vince lo Scudetto al primo colpo ma poi nella seconda stagione iniziano i problemi e finisce male, anzi malissimo, visto che si è arrivati alla risoluzione consensuale e alla nomina di Ettore Messina.

La Pallacanestro Olimpia Milano comunica che il Sig. Ettore Messina diventa “President of Basketball Operations” e capo allenatore della prima squadra per i prossimi tre anni. Inoltre, il Sig. Pantaleo Dell’Orco assumerà la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione del club a partire dal prossimo 1° luglio.

Questo il comunicato dell’AX Armani Exchange che riparte quasi da zero visto che, oltre a Messina, c’è la novità di Dell’Orco, uomo vicino a Giorgio Armani che prende il posto di Livio Proli. Ci sarà anche la nomina di un dirigente che affiancherà Messina, un general manager vero che farà il mercato: si è parlato di Claudio Coldebella, si parla ancora di Maurizio Gherardini e anche di Claudio Crippa, già giocatore per Ettore alla Virtus e poi scout per lui ai tempi del CSKA Mosca e degli Spurs. L’ambiente e il pubblico di fede Olimpia spera che Messina possa lanciare un nuovo progetto ambizioso e vincente, che possa far bene in Italia e soprattutto in Eurolega, con una squadra che giochi e dia spettacolo, che sia efficace e che abbia giocatori importanti e “forti” a livello europeo. Circolano già i rumors sui vari Datome, Wanamaker, Udoh, Teodosic, di certo c’è la volontà di allestire un roster importante che possa arrivare almeno ai playoff in Eurolega.

Per Messina, esclusa l’ultima parentesi in Nazionale, è il primo ritorno in Italia dal 2005, quando chiuse il triennio alla guida della Benetton Treviso: da lì solo estero, con sei stagioni al CSKA Mosca (in due periodi diversi) e due al Real Madrid, dove non finì proprio bene. Da quel 2005 è cambiato il mondo, è cambiata la pallacanestro italiana, ma è altrettanto sicuro che Messina avrà quella fame e quella voglia di dare il massimo che è ciò che serve ad un ambiente storicamente difficile e umorale come quello milanese: affidarsi ad un “santone” che ha vinto 4 volte l’Eurolega non può che essere la base giusta.