NBA Draft 2019: De’Andre Hunter

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Defense wins Championships. Sembra quasi antiquata questa frase che per molti rimane il centro della propria filosofia cestistica. In un’era dove giocatori come Harden e Curry dominano grazie al proprio attacco, tanti iniziano a dimenticare quanto sia importante l’altra fase del gioco. Chi però non se lo è dimenticato si chiama Tony Bennett e i Virginia Cavaliers, campioni NCAA in carica. E da questa squadra spunta il miglior difensore fra gli esterni della classe del 2019, il sophomore De’Andre Hunter.

De’Andre Hunter (SF, Virgina) – 201cm, 102kg – 15.2 PPG, 5.1 RB, 2.0 AST

Punti forti

Difesa: dopo una prima stagione da redshirt, Hunter è subito partito forte quest’anno nella sua specialità. Poche partite sono servite a capire che la sua abilità difensiva è speciale, grazie alla sua presenza fisica che assomiglia a un Kawhi Leonard ai tempi di San Diego State riesce a forzare palle rubate e stoppate importanti. Soprattutto la sua incredibile voglia di vincere lo porta a stupire di partita in partita e manda in tilt giocatori che provano a segnare contro di lui.

Struttura atletica, forza e versatilità: il valore di Hunter si fa sentire specialmente nel sistema difensivo moderno. Riesce facilmente a difendere qualsiasi ala che gli gioca contro, ma pure a restare attaccato a piccole guardie veloci, per non parlare di ali forti e centri che lo sfidano nel post. Non c’è altro uomo in questo Draft che può vantare una difesa talmente completa come Hunter.

Abilità offensiva di base: in attacco Hunter è utile come minaccia da fuori, il 43.8% da tre è più che soddisfacente. Poi è anche bravo nel tiro dalla media distanza e fa del suo meglio nelle poche volte che attacca il ferro (è un po’ meccanico ma rimane pericoloso quando attacca il canestro con velocità e forza).

Punti deboli

“He is who he is”: non ci sono grandi margini di miglioramento per il gioco offensivo di Hunter, sembra a suo agio nell’essere quello che è. Tuttavia mai dire mai, perché le stesse cose venivano anche dette di Kawhi Leonard.

Pochi margini di miglioramento: manca totalmente la visione del gioco da playmaker, difficile immaginare Hunter come giocatore che riesce a creare un tiro per un compagno se non migliora di molto il suo controllo di palla e la sua precisione nei passaggi e nelle letture.

Rilascio di tiro lento: dobbiamo sottolineare questo aspetto, in pochi sono riusciti a essere efficienti nella lega con un rilascio lento come il suo. In ogni caso ha dimostrato di avere la precisione e la forma, adesso dovrà solo velocizzare la manovra di tiro.

Confronto NBA: due confronti assai bizzarri ma precisi: O.G. Anunoby (più forte e più preciso da tre) e un Kawhi Leonard giovane per le braccia lunghe e le doti difensive.

Squadre che necessitano del giocatore: Cavaliers, Suns, Hawks, Lakers.