Il draft non finisce dopo Zion Williamson. Anzi, in molti pensano che un giorno potremo riguardare a questa annata e incoronare una giovane guardia come miglior giocatore scelto, il numero due nel Mock Draft di Basketcaffe.
Alla #2 del nostro Mock Draft troviamo Ja Morant, che ha impressionato nell’ultima stagione per solidità e atteggiamento.
Ja Morant (PG, Murray State) – 190cm, 79kg– 24.5 PPG, 5.7 REB, 10.0 AST
RELAX ‼️ i’m not done yet ? pic.twitter.com/IQPAhmgmLs
— Ja Morant (@igotgame_12) 22 marzo 2019
Punti forti
1. Gioco in transizione: come Zion, Ja Morant eccelle in transizione. Ha un buon senso per il rimbalzo e riesce a iniziare subito l’attacco. È sicuramente il miglior distributore in questo Draft, 10 assist nella sua seconda stagione a Murray State e sembra essere sempre un passo avanti ai suoi avversari. Un sinistro naturale che tira con la mano destra, Morant è anche sublime nel finalizzare a canestro e può così bilanciare bene il suo gioco offensivo
2. Carattere e istinto: una delle cose più difficili da insegnare a una giovane guardia è la capacità di condurre una squadra, sia in campo che fuori dal campo. Ja Morant invece è già pronto per questo, avendo per due stagioni consecutive dimostrato di farlo a Murray State. Anche gli istinti ci sono, capisce quando deve prendere la partita per mano lui stesso.
3. Tiro migliorato: discussioni sulle meccaniche di tiro non sono affatto nuove nella NBA (Lonzo Ball, Shawn Marion, Joakim Noah), però nel caso di Morant diventano secondarie, perché il risultato è tangibile: 36.3% da tre non è un cattivo dato per un giocatore che arriva dal 30% nell’anno prima e che ne tira 5 a partita.
Slow-motion look at Ja Morant’s shooting mechanics as Murray State prepares to take on Belmont. Morant is shooting 34.3% from 3 and 80.3% from the free throw line this season. pic.twitter.com/35KKbZoIqT
— Mike Schmitz (@Mike_Schmitz) 9 marzo 2019
Punti deboli
1. Difesa: a 190cm nessuno si aspetta un giocatore capace di fare la differenza in difesa. Però Ja Morant dovrà decisamente migliorare in difesa per poter affrontare i vari Curry, Lillard e Westbrook. Al momento non c’è il focus, si addormenta quando non difende la palla e raramente si fa notare con una azione decisiva.
2. Fame per la vittoria: anche se è un leader in campo, Morant ha dimostrato di non sempre dare il massimo in modo di arrivare alla vittoria. Purtroppo si scoraggia facilmente e sembra qualche volta più interessato alle statistiche personali che alla causa della squadra.
3. Fermare la palla: un altro vizio tipico delle giovani guardie, specialmente quelle che escono da un college non troppo importante dove sono le star indiscusse, è quello di fermare troppo la palla e la circolazione del pallone. Cambierà col tempo questo comportamento, specialmente se la sua squadra migliorerà.
Confronto NBA: il giocatore più simile all’ex stella di Murray State è senza dubbio John Wall. Tiro, atteggiamento e velocità sono proprio simili.
Squadre che necessitano del giocatore: Grizzlies, Knicks, Suns, Bulls.