Leonard-George la nuova coppia dei Clippers!

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Il più grande spettacolo al Mondo. L’NBA lo è sempre e comunque, anche quando non si gioca.
La free agency 2019 è un chiaro esempio di quanto le scelte dei giocatori e le mosse di mercato delle squadre siano in grado di catalizzare l’attenzione di tifosi e media. Erano giorni che si attendeva la scelta di Kawhi Leonard, ultimo grande free agent rimasto ancora libero, e nelle prime ore di questa mattina è arrivata: Los Angeles Clippers!

NBA Free Agency 2019/20: tutte le firme!

Leonard dopo aver incontrato Lakers, Clippers e Raptors si è preso un’altra giornata per decidere, ma la sua volontà di tornare nella città nativa è stata più forte di tutto, soprattutto perché, pare, da parte sua ci sia stata un’opera di recruiting per convincere Paul George a chiedere la cessione ai Thunder.
Sì perché come se la firma da free agent di Leonard non bastasse, Jerry West ha portato in maglia Clippers anche un altro losangelino doc, che non aveva mai nascosto la volontà di giocare a LA (ma da free agent aveva preferito rifirmare con OKC piuttosto che andare ai Lakers): Paul George!

Clippers favoriti per il Titolo?

Prestissimo per fare dei pronostici ed inutili da fare visto la lontananza dalle prossime Finals NBA, ma senza dubbio i Clippers per come si sono mossi in questa free agency diventano di diritto la squadra con più potenziale della Lega. Ora sarà da capire l’amalgama tra i giocatori nuovi arrivati e chi riusciranno a prendere per chiudere il roster.

Leonard ha firmato ovviamente il max contract, ovvero un quadriennale da 142 milioni di dollari, mentre Paul Goerge arriva sacrificando Danilo Gallinari, Shae Gilgeous-Alexander e 4 prime scelte non protette, una prima protetta e 2 “pick swaps”. Un bel sacrificio per il futuro, ma se tutto va come Jerry West pensa, quelle scelte potrebbero essere sempre molto basse, perché dopo tanti anni i Clippers potrebbero avere la chance di giocare fino alla fine della stagione.

L’aver rifirmato Beverley e Williams ha ridato una coppia di guardie bilanciata a coach Rivers, che inoltre potrà contare anche sul tiro di Shamet e sull’atletismo di McGruder, arrivato anche lui qualche giorno fa. A fare da cambio a George-Leonard poi è arrivato Maurice Harkless dai Blazers, ala con poco attacco ma che difensivamente ha dimostrato ottime cose. Mancano ancora dei tasselli per poter dire di essere i favoriti, un playmaker ed un lungo (al momento c’è solo Harrell), ma sicuramente ora per West e Rivers sarà più facile trovare giocatori disposti ad accasarsi ai Clppers.

Thunder, da dove ripartire?

Le notizie che arrivano parlano di un Russell Westbrook furioso con la dirigenza degli Oklahoma City Thunder per aver lasciato andare in questo modo George. Russ ha così perso il suo partner (oltre che grande amico) delle ultime due stagioni e si ritrova pressoché da solo a tenere a galla la barca Thunder.
Danilo Gallinari infatti è reduce forse dalla sua miglior stagione in carriera, ma è in scadenza di contratto quindi diventa un asset appetibile per eventuali altre trade. Inoltre è un giocatore più da sistema, che non si adatterà molto facilmente al gioco 1 contro 1 che predilige il leader di OKC.
Shai Gilgeous-Alexander invece è una grande presa da parte di Sam Presti, playmaker che ha fatto vedere grandi cose lo scorso anno, da rookie, ai Clippers, e che potrebbe diventare il perno futuro della squadra. Perché non sembra così irrealizzabile la possibilità che OKC decida di ripartire da zero cedendo anche Westbrook (oltre ad Adams che è sul mercato da un pezzo).

Lakers i veri sconfitti

Sono anni che i Los Angeles Lakers puntano ogni estate a diventare la nuova regina della NBA, formando dei roster di altissimo livello con i free agent, e sono anni che puntualmente restano delusi. L’arrivo di LeBron James la scorsa estate sembrava il preludio alla costruzione di una nuova Dinastia, ma così non è stato. Allora è arrivata la trade per Anthony Davis, che avrebbe dovuto attirare tutti i free agent più interessanti proprio a LA, ma ancora una volta così non è stato. Irving ha scelto i Nets, Walker i Celtics e Leonard i cugini dei Clippers, una beffa doppia.
Aver aspettato così tanto per capire la volontà di Kawhi, inoltre, ha esposto i Lakers a dover seguire un piano B in tutta fretta, perché ora i free agent sono diminuiti, soprattutto quelli capaci di spostare un po’ gli equilibri, e Pelinka dovrà costruire interamente la squadra.
Pochi minuti dopo la firma di Leonard con i Clippers, i Lakers hanno confermato di aver firmato Danny Green e Kentavious Caldwell-Pope, due tiratori che faranno comodo al gioco di coach Vogel, ma che vengono via piuttosto cari a livello salariale: 30 milioni per 2 anni Green, 16 milioni per 2 anni KCP, oltre a JaVale McGee che torna quindi a LA firmando un biennale da 8.2 milioni.

Troppo poco per far eccitare i tifosi, e troppo poco per pensare di poter competere ad altissimo livello in una Western Conference che ora diventa ancora più combattuta. James e Pelinka dovranno darsi da fare per cercare di trovare i giusti tasselli che mancano (al momento ancora tanti) per riuscire a completare il roster: si parlava della possibilità di prendere Goran Dragic dai Miami Heat assorbendo il contratto con lo spazio salariale, ma con le ultime firme questa via diventa irrealizzabile. Rondo potrebbe essere il nuovo playmaker al minimo salariale, mentre Marcus Morris un altro giocatore interessante da aggiungere.
Passare da Kawhi Leonard a Rondo e Morris, con tutto il rispetto però, rimane un’enorme sconfitta per una franchigia come i Lakers.