Preview NBA: Northwest Division 2019/2020

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Riparte la battaglia per la corona della Western Conference, mai così combattuta dal 2016, quando Kevin Durant decise di allearsi con Stephen Curry e i Golden State Warriors. Con la sua partenza per Brooklyn e l’arrivo di Leonard, George e Davis a Los Angeles, l’Ovest è diventato un campo di battaglia vero e proprio. Per questo motivo le Divison, normalmente dimenticate nella NBA, diventano interessanti, perché definiscono che squadre incontrerai più che due volte nella stagione.

Veniamo così alla Northwest Division, forse l’unica in cui ogni squadra può realisticamente ambire ai playoff. Questo naturalmente dipende da tantissimi fattori, che adesso analizzeremo squadra per squadra:

1 – Denver Nuggets

Una division con quattro vincitrici differenti in quattro anni, la Northwest è stata vinta l’anno scorso dai Denver Nuggets, con una sola vittoria in più dei Trail Blazers. Anche quest’anno si preannuncia una sfida all’ultima giornata, con Denver, Utah e Portland che si sfidano per la prima posizione. Però non c’è niente che mi farebbe cambiare opinione sulla squadra favorita e probabile vincitrice non solo della division ma anche della Conference per il secondo anno successivo: i Denver Nuggets.

Forti dell’esperienza dell’anno scorso e la nuova e sottovalutata addizione di Jerami Grant, Jokic e compagni partono per una stagione con il cambio del ruolo, da cacciatori a cacciati. Denver si è assicurata la permanenza di Jamal Murray, firmandolo con l’estensione contrattuale di cinque anni per 170 milioni complessivi, e anche la scelta di Bol Bol nel Draft segue il ragionamento del anno scorso, con la chiamata di Michael Porter Junior, cioè puntare sul potenziale anche se non pronto per essere schierato da subito. Se lo possono permettere questo a Denver e pensando già ai playoff, Mike Malone dovrà capire come migliorare la squadra nella parte mentale, per evitare di replicare il risultato della serie contro Portland.

2 – Utah Jazz

Sicuramente una delle offseason migliori secondo gli opinionisti, gli Utah Jazz sono nella posizione perfetta per rovinare la festa ai Denver Nuggets. Con mosse incisive Dennis Lindsey ha portato veterani di altissima qualità a Salt Lake City, Mike Conley e Bojan Bogdanovic. Finalmente Donovan Mitchell e Rudy Gobert possono dare sfogo alla loro voglia di vincere. “Spida”, che arriva da una stagione così così dopol’exploit da rookie, potrà finalmente giocare con una guardia che lo completa a perfezione, mentre Bogdanovic e Ingles dovrebbero formare una delle migliori coppie in posizione di ala nella NBA.

Ora toccherà a Quin Snyder mettere assieme un sistema che continua a fondarsi sulla difesa, per poi fare il salto di qualità in attacco e finalmente ritornare (almeno) alle Conference Semifinals.

3 – Portland Trail Blazers

Mentre molte stelle NBA cambiano (o vogliono cambiare) squadra, c’è uno contento e sicuro che risiede nel nord più dimenticato della lega: Damian Lillard. Perennemente tralasciato nella discussione sulle guardie più forti della lega, Lillard è diventato senza discussione uno dei tre registi più forti della NBA. Assieme ad Aldridge prima e McCollum ora, è stato capace di tirare avanti una squadra che sembrava distrutta e sfortunata per anni (si pensi solo a Roy e Oden). Adesso però è tempo di andare all’attacco e la mossa di prendere a bordo Hassan Whiteside e Kent Bazemore risponde all’All-In che Lillard chiedeva da anni.

E’ difficile prevedere se tutto andrà per il verso giusto: nella divison più equilibrata della NBA e nella Conference più dura degli ultimi anni, Lillard e compagni avranno ostacoli durissimi da superare per tornare alla finale dell’Ovest centrata l’anno scorso. Dame, con l’aiuto del fido McCollum e di coach Stotts, però ha già dimostrato di poter ribaltare i pronostici e quindi è meglio non scommetterci contro.

4 – Oklahoma City Thunder

La squadra più irriconoscibile di quest’anno sono gli Oklahoma City Thunder. Con Westbrook e George partiti, Sam Presti si ritrova con una formazione molto più giovane, e anche con tantissime scelte futura al Draft. Siamo chiari: i Thunder non avrebbero mai vinto un titolo col roster dell’anno scorso e mentre qualcuno (giustamente) rimpiange la partenza di Westbrook, dobbiamo sottolineare che era stata quella di Durant a dare forse il colpo di grazia alle aspirazioni da campioni per OKC.

Intanto però sono arrivati giocatori veterani e di talento, anche se da qualcuno visti come finiti: Danilo Gallinari e Chris Paul. Ma soprattutto è arrivato SGA, Shae Gilgeous-Alexander, stella nascente ex-Clippers pronta per prendere il posto lasciato da Westbrook nei cuori dei tifosi di Oklahoma City. La squadra è sorprendentemente talentuosa, ragione per cui non credo che i Thunder inizieranno la loro versione del “Process” già quest’anno. Anzi, se tutto va nella direzione giusta, non sorprendetevi se i Thunder saranno in lotta per l’ultima posizione dei playoff nella Western Conference.

5 – Minnesota Timberwolves

Fa male mettere i Timberwolves in questa posizione dopo che due anni fa sembrava che si erano messi al top della division: con Butler, Towns e Wiggins Minnesota era una vera e propria squadra da playoff, però la situazione tra Jimmy e KAT non funzionò e adesso, quasi un anno dopo l’addio di JB, i Twolves rimangono un progetto. Proprio come Karl Towns, che sta per entrare nella sua quinta stagione in NBA e non ha ancora raggiunto il suo massimo potenziale. KAT a questo punto dovrebbe essere in lotta con gli altri lunghi per la corona di miglior big man NBA, ma altri come Jokic, Embiid e Anthony Davis sono un gradino al momento. Rimane anche il dubbio su Andrew Wiggins, che non ha fatto vedere niente fino ad adesso per meritarsi l’estensione contrattuale avuta dal capo Glen Taylor.

Certo, il tutto potrebbe cambiare in un attimo se Towns e Wiggins dovessero riuscire a giocare al loro massimo livello, i Timberwolves potrebbero scavalcare OKC e lottare con Portland, Utah e Denver per la division. Ma la probabilità di vedere questo scenario è molto bassa.

Riassumendo, la Northwest Divison è una delle division più competitive, con cinque squadre che possono ambire ai playoff e una, forse due, che non vanno escluse dalla corsa alle Finals (Nuggets e Jazz). Ma rimane l’incertezza su alcuni singoli che possono cambiare il tutto, tra questi Chris Paul, Karl Towns e Andrew Wiggins. Di certo non ci annoieremo a seguire la lotta e le storie che usciranno da questa division.