Venezia trionfa, Final Eight in archivio: chi ne esce rafforzato e chi indebolito?

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A tre giorni dall’assegnazione della Coppa Italia, conquistata per la prima volta nella sua storia da Venezia che è finalmente riuscita a sfatare il tabù Final Eight, possiamo tirare le somme e provare ad individuare le squadre che maggiormente saranno colpite dall’esito della competizione.

Se Brescia e Fortitudo Bologna riponevano pochissime speranze di arrivare in fondo, Virtus Bologna (capolista in campionato) e Cremona (campione in carica) si aspettavano sicuramente un esito diverso, non certo l’eliminazione agli ottavi. In ogni caso non riteniamo siano loro le principali delusioni della competizione poiché, per un motivo o per un altro, possono avere delle valide attenuanti (ad esempio la Virtus aveva giocato la settimana prima la Coppa Intercontinentale mentre Cremona si è subito trovata davanti lo scoglio Milano).

Reyer Venezia vince Coppa Italia 2020 © facebook.com/ReyerVenezia

FLOP

I due principali FLOP di questa Final Eight, le squadre che, a partire da tale risultato, potrebbero avere risvolti negativi anche in campionato, possono essere individuate in Milano e Sassari.

La truppa coach Messina, che doveva sfruttare la Final Eight per scacciare ogni dubbio sulla incostanza del suo rendimento, ha invece dato conferma di questa sua caratteristica. Infatti, dopo aver spazzato via Cremona agli ottavi, non è riuscita, nonostante il maggior talento a roster, a trovare le contromisure per aggirare la difesa dei futuri campioni di Venezia. La Final Eight dunque non ha fatto altro che alimentare le perplessità sulla consistenza, soprattutto a livello mentale, di questa Milano alla vigilia della fase decisiva della stagione, sia in Campionato che in Eurolega. Niente è compromesso, ma è innegabile che la mancata conquista della Coppa Italia sia un (non poco preoccupante) campanello d’allarme.

L’altra grande delusione della competizione è stata Sassari, da molti considerata alla vigilia come la grande favorita. L’obiettivo dei ragazzi di coach Pozzecco era quello di riscattarsi dopo le due sconfitte consecutive in Campionato, e invece ne è arrivata un’altra, a testimonianza che gli isolani stanno attraversando il momento più difficile della loro stagione. Nessun allarmismo ma, così come per Milano, è importante reagire presto per non compromettere quanto di buono fatto finora.

TOP

D’altro lato, le squadre TOP, quelle che hanno tratto segnali più che positivi da questa Final Eight sono indubbiamente le due finaliste: Brindisi e i campioni di Venezia.

I pugliesi, seppur alla seconda finale persa in due anni, ne escono comunque rafforzati e ancor più consapevoli del loro valore. Certo le sconfitte in finale pesano ma, come dice qualcuno, bisogna pur sempre arrivarci in finale. La pallacanestro di coach Vitucci funziona alla perfezione, Banks è un uomo in missione, il supporting cast, italiani compresi, è di ottimo livello: smaltita la delusione, Brindisi tornerà in campo col sangue agli occhi, divenendo un’avversaria temibile per chiunque.

Infine Venezia, quella che ha sfruttato al massimo l’occasione Final Eight e che da qui in poi sicuramente cambierà marcia anche in Campionato. Serviva una svolta, quella che in Serie A tardava ad arrivare, un’occasione per dimostrare che questo gruppo ha ancora tanta voglia di vincere: Daye e compagni non se la sono fatta scappare. Venezia è stata certamente la squadra che ha giocato meglio di tutte la competizione e, anche con un pizzico di fortuna (che aiuta gli audaci), è tornata la squadra che eravamo abituati a conoscere. Vista la classifica piuttosto corta in zona playoff, non ci sarebbe da sorprendersi se gli oro-granata chiudessero la regular season in una posizione di classifica molto migliore rispetto all’ottavo posto grazie al quale hanno potuto partecipare alla Final Eight.

Ora pausa per le Nazionali giocherà un ruolo importante sia per chi ne è uscito rafforzato da questa Final Eight (Venezia su tutte) sia per chi ha visto aumentare le sue incertezze (Milano in primis). Questa settimana di pausa dal Campionato avrà dunque un ruolo ambivalente: da una parte ci sarà chi proverà a preservare gli stimoli positivi derivanti dalla Coppa Italia, dall’altra ci sarà chi la utilizzerà per chiarirsi le idee in vista del rush finale della stagione. Difficile dire chi avrà il compito più difficile.